Lodi, è cresciuto un bosco nell’area abbandonata delle ex Officine Adda

Fitta vegetazione dove sorgeranno nuove palazzine nel sito di San Fereolo che attende ancora la riqualificazione

Una fitta vegetazione spontanea è ricresciuta nel sito dismesso delle ex Officine Adda. Si intravede tra viale Pavia e viale Fascetti, dove il vento forte, accompagnato negli ultimi giorni dai temporali, ha fatto crollare alcune delle assi in legno che proteggono l’area di San Fereolo, permettendo di vedere cosa è rimasto dei 34mila metri quadrati che un tempo ospitavano l’ex Abb.

Al suo posto sorgerà un ampio complesso residenziale, per un totale di 250 appartamenti. Per il momento è in corso l’iter per avviare le procedure di bonifica. Il proprietario, la società bergamasca Tecno Consulent, ha già ottenuto i primi riscontri dell’analisi di Arpa (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) sui terreni e nel mese di settembre conta di presentare il suo piano di intervento, che in teoria dovrebbe comprendere l’asportazione di circa un metro di terreno dell’area di viale Pavia. Successivamente serviranno altri riscontri da parte di Arpa, per poi poter procedere con l’edificazione delle prime palazzine. Stando al costruttore – che sta realizzando anche delle case in zona ex Sicc a Lodi – i cantieri potrebbero partire dopo aver acquisito tutte le autorizzazioni nel corso dell’inizio del 2023.

Con le prime case, l’obiettivo è iniziare inoltre a mettere mano anche alle opere di urbanizzazione, previste nel piano integrato d’intervento, approvato nel 2014 dal Broletto. Il progetto che era stato discusso prevede otto isole residenziali di dimensioni omogenee, con edifici di altezza variabile e due piani interrati. Le tipologie abitative, improntate all’alto risparmio energetico, vanno dal bilocale all’appartamento con terrazzo e mansarda di ampia metratura, dotati di box e cantina.La parte nord sito, per una superficie di circa 6.300 metri quadrati, sarà separata dalla parte edificata e verrà destinata a parco e ceduta al Comune, collegandosi al parco di via Fascetti, dando così vita a una nuova oasi di oltre 11mila metri quadrati. Il complesso, da anni una ferita aperta nella zona, sarà interamente riqualificato dal punto di vista della viabilità. Ci sarà una nuova strada di collegamento tra via Fascetti e via Sant’Angelo, poi il piano si estende anche all’esterno del perimetro del sito, con la creazione di due rotatorie (alle intersezioni di viale Pavia con via Fascetti e via Sant’Angelo).

Infine verranno ricavati in zona 204 posti auto di uso pubblico, di cui 82 sull’area dell’ex raccordo ferroviario tra la stazione e lo stabilimento e 122 distribuiti tra viale Pavia, via Fascetti e la nuova strada di collegamento che si svilupperà tra il nuovo parco e la parte residenziale.

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