Lodi, detenuto coordinava una rete di spaccio con telefonino: scattano otto arresti GUARDA IL VIDEO

Indagine dei carabinieri di Monza e della polizia penitenziaria, decine di indagati

I carabinieri del comando provinciale di Monza e la Polizia penitenziaria di Milano hanno smantellato stamattina all'alba un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di stupefacenti operante nella Nord-Italia e nelle Province di Roma e Forlì-Cesena. Arrestate complessivamente otto persone, tutte di origine straniera. Si ritiene che gli indagati, in alcuni casi, sottraessero la droga ad altre bande rivali con false perquisizioni qualificandosi come appartenenti alle forze dell’ordine.

Sono stati finora oltre 640 mila euro e 800 chili di stupefacenti, che, se immesse nel mercato illegale, avrebbero generato un introito di diversi milioni di euro. Altre ipotesi di reato sono di detenzione e/o porto in luogo pubblico di armi di provenienza clandestina e da guerra, riciclaggio, ricettazione, furto e rapine in concorso.

La complessa e articolata attività investigativa era stata avviata dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Monza Brianza co-delegati con personale del Nucleo investigativo regionale di Milano della Penitenziaria nell’ aprile 2017, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano. L’indagine aveva anche evidenziato che uno dei presunti componenti della banda, mentre era detenuto nella casa circondariale di Lodi per altra causa, continuava a coordinare gli approvvigionamenti dell’organizzazione e impartiva ordinazioni di droga ai correi, con cui comunicava attraverso apparecchi cellulari introdotti illegalmente nel penitenziario. Sono decine, complessivamente, gli indagati

© RIPRODUZIONE RISERVATA