LODI Arrivano anche dal Sudafrica i visitatori dell’Incoronata

Tante le testimonianze lasciate sul registro: il tempio è apprezzato, ma il restauro deve essere completato

Lodi, Secugnago, Varese, ma persino Belgio, o Sudafrica. Leggendo il registro dei visitatori dell’Incoronata, si scopre un mondo di persone di ogni provenienza che vengono quotidianamente a Lodi e, nel peregrinare per la città, la prima tappa la dedicano al tempio civico situato nella via omonima.

Purtroppo, tuttavia, l’edificio a pianta centrale è stato trascurato per tanti anni, e ancora oggi è rovinato dal ponteggio che impedisce la vista di uno degli otto lati; sotto di esso, si intravvedono le muffe e l’umidità che hanno rovinato gli stucchi e gli affreschi: una pugnalata al cuore dell’arte della piccola città lombarda.

Alla nuova amministrazione insediata a giugno spetta il compito di completare l’opera ri recupero già iniziata negli anni scorsi dalla giunta Casanova. Una città che vuole puntare sulla cultura, come dimostra il maxi investimento per il polo museale all’ex Linificio, non può permettersi di trascurare questa bellezza ricevuta in eredità dai secoli.

Ma la partita non si limita soltanto agli interventi di restauro, perché valorizzare un monumento significa anche farlo vivere, e la vocazione di tempio civico dell'edificio merita che, oltre alla celebrazione delle funzioni religiose, essa possa essere anche cornice di eventi in cui il dialogo tra cultura e spiritualità possa generare arricchimento della società a beneficio di tutti.

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