LODI Arrestato 28enne, combatteva come mercenario nella guerra del Donbass

Operazione dei carabinieri del Ros tra il Lodigiano e la Sicilia

Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa gli uomini dei carabinieri del Ros, supportati dai comandi provinciali dell’Arma di Messina e Lodi, hanno avviato le procedure per l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Messina a carico di G.R., messinese di 28 anni, ritenuto combattente mercenario nel Donbass, regione dell’Ucraina orientale. L’uomo è gravemente indiziato della violazione dell’articolo 3 l.n.210/1995 che ha ratificato la Convenzione internazionale di New York del 4 dicembre 1989 sul contrasto al fenomeno dei “mercenari”.

Sempre secondo quanto reso noto dalle agenzie, le ricerche si sono svolte a Messina e Lodi, ultimi domicili conosciuti del nucleo familiare del 28enne, e nel medesimo tempo sono stati attivati i canali di cooperazione internazionale per l’esecuzione del provvedimento all’estero, dove l’uomo si sarebbe trasferito dal 2016 per svolgere l’attività di “combattente”.

Secondo le indagini, il 28enne, dopo essere stato reclutato in Italia, combatteva - dietro pagamento - al fianco delle milizie filo-russe nel conflitto armato che, dal 2014, si è sviluppato nel Donbass (Ucraina orientale), tra l’esercito ucraino e truppe filorusse, senza essere cittadino di quello Stato, né stabilmente residente.

All’uomo viene contestata dagli inquirenti anche l’aggravante della transnazionalità: la sua attività si inquadra in un gruppo organizzato, impegnato in attività criminali in più di uno Stato.

I carabinieri hanno eseguito anche perquisizioni per recuperare materiale probatorio che potrebbe definire il ruolo di eventuali soggetti che avrebbero agevolato e sostenuto, anche attraverso risorse economiche, le attività dei mercenari nel Donbass.

Le indagini sono state avviate nel 2019 sotto il coordinamento della Dda di Messina. È stata necessaria l’analisi dei flussi finanziari internazionali e dei dati forniti da Facebook sulla base di una rogatoria con gli Stati Uniti, stato in cui si trova la sede del social network.

Gli inquirenti hanno documentato che G.R. operava come combattente mercenario nel Donbass, regione nella quale si era stabilito nel 2016, diffondendo mediante i social network le proprie attività militari. Alcuni amici gli avrebbero chiesto sui social consigli per intraprendere la stessa attività.

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