LODI Alloggi comunali, affitti non pagati: un maxi buco da 850mila euro, parte l’operazione recupero

Il Broletto va a caccia dei canoni “evasi” dagli inquilini morosi tra il 2012 e il 2019

È di oltre 850mila euro il valore delle liste di carico preparate dagli uffici per la riscossione coattiva degli affitti degli inquilini morosi per gli anni dal 2012 al 2019. La somma comprende i canoni non pagati e le spese accessorie. Nelle prossime settimane partiranno le lettere con le cifre iscritte a ruolo. Prima ancora che al recupero di quei soldi (statisticamente, viene pagato il 25 per cento), l’operazione è stata funzionale alla pulizia dei conti pubblici in termini di bilancio. La ricognizione è partita proprio dall’esigenza dell’assessorato al Bilancio di ripulire la partita dei residui attivi. In alcuni casi, le attività d’accertamento per la riscossione dei canoni pregressi venivano portate a bilancio nelle entrate correnti, per un valore di 350mila euro circa. Proprio per avere una fotografia di bilancio più rispondente alla realtà quindi è stata attivata l’attività di monitoraggio sulle riscossioni, che è stata allargata dal 2012 al 2019 (non è conteggiato il 2018), e ha portato a iscrivere nelle liste della riscossione coattiva la somma complessiva di 867mila 325,56 euro, con le punte più elevate di mancati pagamenti registrati nel 2016, nel 2017 e nel 2019. Dopo questa attività, quelle somme saranno ripartite a bilancio nel Fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Contemporaneamente, l’attività porterà anche un incasso al comune, almeno 150mila euro si spera. Resta il dato oggettivo di una media di oltre 100mila euro l’anno di affitti non pagati, cui vanno aggiunte poi le spese accessorie. Il Comune di Lodi conta su oltre 400 case popolari comunali, e il mancato incasso pregresso resta difficile da incamerare oggi, anche con l’emissione del ruolo di pagamento. «Negli anni passati il monitoraggio sulle riscossioni è stato fatto in modo parziale e insufficiente, e non sono stati emessi i ruoli, ma è un’attività utile per verificare le possibilità di incasso, anche se sappiamo che sono limitate, e per ripulire il bilancio e avere una fotografia più rispondente alla realtà – spiega l’assessore al Bilancio Simone Piacentini -. Questa prima ricognizione sarà seguita a breve da una seconda, che comprenderà altre partite comunali di riscossione, e che contiamo di chiudere entro la fine di novembre. Per quanto verificato finora, si preannuncia molto più corposa».n

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