LODI «A Natale compriamo nei negozi locali»

In rete ci si mobilita per i regali delle feste: «Diamo ai nostri cari un buono spesa, non possiamo restare immobili»

Greta Boni

“Per fare i regali di Natale, spendete nei negozi lodigiani”. Anche se con parole diverse, è questo l’appello che sta circolando in rete: i clienti si mobilitano per i commercianti, messi a dura prova dalle chiusure imposte dal governo, prima a marzo, con il blocco totale delle attività, e poi adesso, con lo stop imposto ad alcune tipologie di merce. E se è pur vero che i titolari hanno dato sfogo all’ingegno - con nuove iniziative e sfruttando l’online - il momento resta difficile.

«Se apriranno i negozi farò i regali andando di persona a comprarli e facendo guadagnare quella povera gente in difficoltà chiusa da mesi», si legge in un post su Facebook. «A tutti i nostri cari regaliamo un semplice biglietto con una quota da spendere per regalarsi qualcosa presso un determinato negozio, della nostra città, non possiamo restare immobili», così in un altro messaggio. I clienti aspettano i suggerimenti e le idee dei diretti interessati, ovvero dei negozianti, in modo che sia più semplice dare una mano.

Spesso, nei commenti, la discussione si trasforma in uno “scontro” tra favorevoli e contrari allo shopping su Internet e, in particolare, sull’utilizzo di Amazon. A favore della maxi piattaforma per gli acquisti a portata di clic, e più in generale a favore del commercio elettronico, c’è chi ricorda che «nel 2019 i commercianti che usano il sito e l’App di Amazon per vendere online erano quasi 4mila e nel 2020 si sa già che il numero è cresciuto ancora di più per effetto dei lockdown».

Tra il pubblico, comunque, non tutti amano comprare online, anzi, alcuni clienti non hanno mai abbondato la strada del commercio tradizionale, felici di poter entrare in un punto vendita reale e di poter scambiare quattro chiacchiere con il commerciante, a cui chiedere eventualmente informazioni.

Inutile negare che questo sarà un Natale complicato per moltissimi lodigiani, e non solo dal punto di vista economico. In tanti non avranno probabilmente nemmeno l’occasione di fare i regali. In tanti dovranno raccogliere i cocci di un anno che ha “consegnato” sacche di dolore e ansia a volontà. «Si faranno forse meno regali, ma si faranno quelli che si vogliono fare davvero», sottolinea qualcuno. Forse si potrà riscoprire il senso vero del Natale, fa notare qualcun altro.

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