Lista d’attesa nel Lodigiano: «A ottobre 2024 la prima data disponibile per effettuare un’ecografia»

La protesta di un paziente: «Questa sarebbe l’eccellenza della sanità lombarda?»

Deve fare un esame entro 60 giorni, ma non c’è posto fino al 21 ottobre 2024. La brutta avventura è capitata a un residente del territorio. «Mi ritrovo a raccontarvi, ancora, dell’eccellenza sanitaria di Regione Lombardia - spiega il paziente -. Mi è stata prescritta una visita urologica con ecografia transrettale, che per logica, dovrei eseguire prima della visita dall’urologo, così poi vado dallo specialista che guardando l’esame può dirmi come devo proseguire la cura».

La lettera che indicava la priorità sulla ricetta era la “D”. «Per la visita la priorità D - spiega l’uomo - significa che deve essere eseguita entro 30 giorni ed entro 60 l’esame strumentale. Mi sono collegato al mio fascicolo sanitario, ho trovato la mia prescrizione e ho incominciato la ricerca della disponibilità. Risultato: in provincia di Lodi, di Pavia e di Milano Città, l’esito è stato: “Non abbiamo trovato un appuntamento disponibile. Riprova, le aziende mettono a disposizione nuove date ogni giorno”. Ho trovato l’unico appuntamento, cercando in provincia di Milano, presso un noto istituto clinico: la prima data disponibile per visita urologica era il 21 febbraio 2023 e quella per l’ecografia, invece, che dovrei fare prima, il 21 ottobre 2024, tra due anni quasi Ho fatto uno screen shot per dimostrare quello che dico. Come sempre, se ci si rivolge al privato, a costi non tanto modesti, allora la risposta si trova anche in una o due settimane». Il paziente, infatti, aveva già sperimentato la differenza. «Per una colonscopia eseguita privatamente circa un mese fa ho aspettato due settimane - racconta -, ma il Sistema sanitario nazionale mi proponeva di andare a maggio 2023 a Vigevano». Forse, riflette l’uomo, «possiamo continuare a parlare di eccellenza sanitaria se pensiamo ad alcuni medici specialisti, indiscutibilmente e professionalmente eccellenti. Ma se pensiamo al sistema sanitario regionale - ribadisce - ci paragoniamo al girone di Eccellenza calcistico regionale, ben lontano dalla Serie A».

© RIPRODUZIONE RISERVATA