Le casse “piangono”, prima di tutto il sociale

Buzzi vuole rafforzare l’assistenza domiciliare con servizio medico periodico,

Cominetti pensa a creare in città

lo sportello famiglia

Tadi promuove gli accordi con i market, Dardi il “mutuo sociale”, Staltari punta alla difesa dei più deboli

Uggetti potenzierà i servizi per disabili e anziani,

Conia ritiene necessario eliminare le barriere che ostacolano

la gente in difficoltà

Una buona “fetta” del bilancio è destinato alle politiche sociali. Come faranno fronte i sette candidati ai bisogni sempre più impellenti dei cittadini? Quali servizi garantire prima di tutto?

Ecco le risposte dei sette sfidanti.

TADI «L’aspetto sociale nei prossimi anni avrà un’incidenza sempre maggiore - afferma Sergio Tadi -, un aspetto importante che ci sta a cuore è la situazione delle famiglie e degli anziani alla ricerca di una casa. Sarebbe opportuna la revisione dei criteri di valutazione per l’assegnazione degli alloggi comunali e popolari». In cantiere c’è poi il progetto “Offri un sorriso”, che prevede delle convenzioni con la grande distribuzione e - se possibile - con i negozi di vicinato per avere (con un ristorno dell’Iva al 4 per cento) un’agevolazione sugli acquisti. «Promuoveremo con le associazioni una collaborazione con la rete dei market, per la distribuzione dei beni vicini alla scadenza. Tutti i servizi erogati del Comune dovrebbero essere riparametrati attraverso le fasce Isee da rivedere». Nel programma anche i “buoni nido” per aiutare i genitori. «Siamo contrari al fatto che Santa Chiara passi sotto il controllo della Regione».

UGGETTI Simone Uggetti pensa prima alla “prevenzione”: creare opportunità di lavoro, per evitare che s’ingrossi la fila di coloro che non trovano un posto. «È un po’ quello che è successo con le difese spondali: anche se non spettava a noi, ci siamo impegnati e le abbiamo realizzate. Voglia fare la stessa cosa sul fronte delle attività produttive». A questo capitolo si affianca la continuazione del lavoro svolto fino a questo momento, mantenendo un livello di spesa elevato per le politiche sociali, «aiutando le persone in difficoltà e potenziando sempre più i servizi per anziani e disabili». Senza scordare la salvaguarda della casa di riposo Santa Chiara: «La sua autonomia va difesa».

CONIA Garantire a tutti i cittadini i medesimi diritti, è il pensiero del Movimento 5 Stelle rappresentato da Domenico Conia. Sul fronte “politiche sociali” il programma prevede il potenziamento del servizio gratuito di mediazione familiare e l’agevolazione dell’accesso all’edilizia pubblica e privata per giovani coppie, con il prolungamento dell’orario del doposcuola per recuperare i ragazzi dalla scuola o dall’asilo dopo le 16. Per i giovani, Conia favorirà «la partecipazione dei giovani all’organizzazione delle loro feste e l’istituzione di commissioni formate dall’assessore competente e dai giovani della città che si prefigga l’obiettivo di organizzare eventi durante l’anno». Nel programma un’attenzione particolare è rivolta alla creazione di uno sportello di supporto dedicato agli anziani per indirizzare correttamente le richieste e ai disabili per la progressiva eliminazione delle barriere architettoniche, a partire dalla stazione ferroviaria. Sul fronte dell’immigrazione, si cercherà di individuare tre appartamenti, «la cui gestione verrà assegnata ad associazioni di volontariato, con lo scopo di dare ospitalità notturna ai senzatetto».

BUZZI «Ci piacerebbe introdurre degli sgravi fiscali per le famiglie che gestiscono un anziano non autosufficiente in casa propria - afferma Stefano Buzzi - e vorremmo potenziare l’assistenza domiciliare, con servizio medico periodico vero e proprio. Troveremo le risorse riducendo i costi della politica: una giunta più snella, niente prebende al presidente del consiglio comunale, una sforbiciata alle partecipate. Si potrebbero risparmiare almeno 100mila euro all’anno».

Tra le proposte l’apertura degli asili sabato e domenica, servizio nursering a favore delle giovani coppie con orari più elastici. «Sono in contatto con i vertici di Santa Chiara, è una risorsa locale e ci batteremo affinché non venga perduta».

COMINETTI «La crisi economica rende sempre più marcato il disagio e mette a disposizione degli enti pubblici meno risorse: è necessario ripensare il modello di welfare – dichiara Giuliana Cominetti -. Basta con le logiche assistenzialistiche, bisogna spendere quel poco che c’è per creare una rete di mutuo aiuto che rinsaldi i legami sociali e permetta di trovare soluzioni originali ai problemi. La persona e la famiglia devono essere non più solo i destinari dei servizi, ma i soggetti delle nuove politiche attive. Ecco allora lo “sportello famiglia’’, una nuova politica della casa che parta da esperienze come il cosiddetto “housing sociale’’, l’esame delle situazioni di sfratto, la creazione di una rete familiare territoriale, il potenziamento della Banca del tempo, le politiche di conciliazione e delle pari opportunità da valorizzare». A cui si aggiungono nidi aziendali, bonus per asili privati, servizi di baby sitter e tagesmutter e un’attenta valutazione sul futuro di Santa Chiara.

DARDI «Siamo gli unici ad avere in programma due proposte che rivoluzioneranno le politiche welfare del Comune di Lodi - dice Andrea Dardi -: le “quote tricolore” e il “mutuo sociale”, al fine di impedire ulteriori squilibri a danno degli italiani. Promuoveremo un progetto di collaborazione tra Comune e Aler per garantire un certo numero di immobili a rotazione a favore dei genitori in difficoltà. Il nuovo sindaco cercherà di farsi promotore, insieme ad altri sindaci, di un cambiamento alla legge che fissa i parametri di assegnazione delle case popolari, ovvero il reddito e il numero di figli, che a nostro avviso agevola solo gli extracomunitari. Nell’assegnazione degli alloggi popolari non sono più tollerabili infatti liste di attesa di centinaia di persone che non sono di nazionalità italiana, la priorità deve andare ai cittadini lodigiani. Fermeremo questa odiosa forma di razzismo al contrario, che discrimina gli italiani». Per il mutuo sociale, il Comune cederà alle giovani coppie edilizia privata convenzionata o alloggi di proprietà comunale. «É un mutuo agevolato pagato dalla coppia al Comune perché si tratta di una rata senza interesse. Così sanciremo il diritto alla proprietà della casa, soprattutto per i giovani, che non saranno più condannati a pagare un affitto per tutta la loro vita».

STALTARI Il candidato sindaco di Unione popolare lancia diverse proposte per le politiche sociali. «Punto sulla tutela delle fasce più deboli (giovani e anziani) – sostiene Francesco Staltari - partendo dal rilascio di due tessere di trasporto specifiche, una con un costo ridotto del 50 per cento per i giovani fino a 18 anni e l’altra gratuita per i pensionati». L’ex esponente Pdl ha suggerito anche alcune misure per la tutela delle persone malate.

«Dobbiamo assolutamente completare e aprire l’hospice presso Santa Chiara, per dare un’adeguata assistenza ai pazienti in fin di vita e un supporto ai famigliari – spiega Staltari -. Occorre poi rivedere il regolamento Isee, con nuovi scaglioni di reddito, e applicarlo a tutti i servizi alla persona. Un occhio di riguardo anche alle nuove povertà, quelle che spesso generano suicidi o cittadini costretti a delinquere».

Greta Boni, Matteo Brunello

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