L’ANNIVERSARIO/3 - Frecciarossa: Alex è ancora in attesa di giustizia

Residente a Zelo Buon Persico, quella mattina era sulla carrozza “2” che si è ribaltata

«Si può salire su un treno per andare a lavorare, schiantarsi a 300 chilometri all’ora e rischiare di morire. E tutto questo per Trenitalia non è da risarcire a prescindere, ma deve passare da un tribunale». A due anni di distanza, ancora nessun risarcimento ad Alex N., all’epoca 28enne e già padre di famiglia, residente a Zelo Buon Persico, quella mattina seduto nella carrozza 2, quella ribaltata, uscito dal vagone dopo aver rotto il finestrino, al buio, in panico e sotto shock per il deragliamento. Trenitalia ad oggi non ha ancora presentato un’offerta di risarcimento, se non una prima proposta, già 20 giorni dopo l’incidente, presentata però a scatola chiusa. Una richiesta delle sole coordinate bancarie, senza specificare somme. Un indennizzo di circa 600 euro, come ha scoperto chi, tra i passeggeri degli altri vagoni, ha comunicato i propri dati.

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