Il rapporto tra Fiorani e Alfaomega

Trentun marzo 2004. Una data importante nella storia dell’Alfaomega. La Banca Popolare di Lodi di Gianpiero Fiorani acquista all’asta la grande struttura di Graffignana (80mila metri quadrati) salvandola dal declino e, probabilmente, dalla chiusura. Da quel momento gli edifici in cui ha sede la comunità di recupero per tossicodipendenti diventano di proprietà della Bipielle Real Estate (società immobiliare del gruppo Bpl) che li concede in comodato gratuito ad Alfaomega. Nel luglio 2007, passata la bufera giudiziaria di Antonveneta, Enrico Perotti (da pochi giorni presidente della nuova Banca Popolare di Lodi) si presenta a Graffignana, incontra Marilena Seminari e Giancarlo Tornielli (i vertici della comunità) e conferma che il “patto” tra la struttura e la banca è destinato a proseguire. Non a caso, quando i vertici di Alfaomega si riferiscono alla Popolare di Lodi, lo fanno sempre con parole di gratitudine. Che diventano addirittura frasi di affetto e di estrema vicinanza quando si parla di Gianpiero Fiorani, considerato dalla Seminari e da Tornielli il vero “salvatore” della comunità. È stato proprio il manager lodigiano che, nel 2004, ha spinto la Bpl ad acquistare all’asta la struttura di Graffignana. In precedenza, Fiorani aveva già “cancellato” alcuni debiti che la comunità aveva nei confronti della Banca Popolare di Lodi.

Il legame tra Alfaomega e la Bpl è dunque stretto, strettissimo. C’è il legame con l’istituto di credito (e in particolare la Bipielle Real Estate). E c’è il legame - ben più radicato - con l’ex “enfant prodige di Lodi”, cioè Fiorani, che nell’inverno 2006, in carcere, riceve messaggi di vicinanza dai vertici della comunità e che una volta uscito da “San Vittore” si presenta a Graffignana per ringraziare. Lo fa una prima volta l’11 luglio 2007. Lo fa qualche mese dopo, una domenica di inizio ottobre, accompagnato dalla moglie e da un ospite inatteso: Lele Mora. L’appuntamento è fissato via Sms pochi minuti dopo mezzogiorno: al cancello della comunità arrivano la Golf dell’ex banchiere e, dietro, la lussuosa Bentley di Mora. È lo stesso Fiorani a introdurre Mora nell’“universo” di Alfaomega, una struttura accreditata per accogliere una ventina di giovani in difficoltà, ma che almeno potenzialmente potrebbe ospitarne molti di più. Una struttura che negli anni ha proseguito le proprie attività, non senza qualche “cruccio” economico e il salvataggio in extremis da parte della Popolare di Lodi lo dimostra. Mora si interessa ad Alfaomega e per tre anni di fila il ricavato della tradizionale festa di Natale organizzata dall’agente televisivo viene destinato proprio alla comunità di Graffignana. Non meraviglia dunque che nell’estate 2011, mentre è rinchiuso nel carcere di Opera per bancarotta, Mora riceva lettere di incoraggiamento e vicinanza da Tornielli. Lettere alle quali risponde, chiedendo una preghiera di sostegno ai vertici di Alfaomega.

Banca Popolare di Lodi, Bipielle Real Estate, Fiorani, Mora: il tassello successivo di questa “storia” ha ancora a che fare con Lodi e il mondo del credito e si chiama Fondazione Banca Popolare di Lodi. Dal marzo di quest’anno Maddalena Seminari è infatti consigliere di amministrazione della Fondazione Bpl, istituzione della Banca Popolare di Lodi che ogni anno destina ingenti stanziamenti a sostegno di progetti di sviluppo nel Lodigiano. La Fondazione Bpl rappresenta il “nuovo” nel mondo della Banca Popolare di Lodi: è nata dopo lo scandalo Antonveneta, quando la Bpl ha dato vita al Banco Popolare unendosi alla Popolare di Verona e Novara. Alfaomega rimane dunque legata alla “vecchia” e alla “nuova” Banca Popolare di Lodi. E si affida a entrambe per guardare al futuro. Così, da alcuni mesi, negli uffici della comunità si parla di investimenti nel settore dei pannelli solari. L’idea iniziale, quella di realizzare un ampio “parco fotovoltaico” su un terreno della comunità, pare essere stata accantonata per motivi economici. Ora si ragiona su un progetto meno impegnativo: ricoprire di pannelli solari i tetti della struttura, che rimane di proprietà della Bpl. Ed è proprio qui che il “vecchio” e il “nuovo” si intrecciano, perché a far da consulente in questa avventura c’è proprio Fiorani, ormai lontano dalla nuova Banca Popolare di Lodi e attivo nel settore delle energie alternative.

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