Il parlamento europeo impone solo auto elettriche in vendita dal 2035

Ma c’è chi dice no: «Un regalo all’industria cinese»

Oggi è arrivato il via libera definitivo del Parlamento europeo al divieto di vendita di veicoli inquinanti (a combustione interna) di nuova immatricolazione a partire dal 2035, con 340 voti favorevoli, 279 contrari e 21 astenuti. «La maggioranza del Parlamento Europeo confeziona oggi uno schiaffo al settore dell’automotive e a categorie fondamentali dell’economia italiana ed europea, per fare al contempo un regalo enorme a Pechino», comunicano in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Campomenosi, capo delegazione Lega, Marco Zanni, presidente del gruppo Identità e democrazia, e Silvia Sardone, coordinatore di Id nella commissione Envi. «Con il voto di oggi, la sinistra e i suoi complici danno il via libera a un provvedimento ideologico che non solo non porterà alcun beneficio concreto per la tutela dell’ambiente, con grandi inquinatori come Cina e India che continuano ad agire indisturbati, ma che non tiene minimamente conto della situazione reale, con costi sociali ed economici pesantissimi per l’Europa e 13 milioni di posti di lavoro a rischio, di cui 120 mila solo in Italia. La Lega ha proposto con il gruppo Id una reiezione totale del documento e votato convintamente contro un testo che non ha alcun senso né economico né ambientale, che rischia di mettere in ginocchio intere filiere produttive e di rendere l’Europa ancora più dipendente dalla Cina». Al parlamento europeo anche Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno votato no al provvedimento.

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