IL GIALLO Dopo un mese resta ancora senza nome il cadavere ritrovato in Adda a Lodi

Martedì 13 settembre il corpo fu ripescato dai vigili del fuoco alla Canottieri

Ad un mese dal rinvenimento, si attende l’ufficialità sull’identità del corpo recuperato dalle acque dell’Adda. Martedì 13 settembre la macchina dei soccorsi si era azionata poco dopo le 18 quando alcuni passanti lungo il fiume, in pieno centro, appena dopo il ponte Bonaparte di via X Maggio, avevano notato nelle acque placide il corpo di un uomo. Poche speranze di recuperare la persona in vita.

I vigili del fuoco, con l’utilizzo di un gommone, si sono messi subito alla ricerca, arrivando appena dopo l’isolotto Achilli. Superata la piccola cascata, gli uomini del Comando provinciale avevano subito individuato tra i massi che costeggiano il corso del fiume il corpo dell’uomo. Recuperato, il cadavere era stato portato a riva, all’imbarcadero del circolo Canottieri dove, viste le ore di luce che andavano ancora ben oltre le 19, tanti erano ancora presenti per un ultimo bagno o per godersi gli ultimi raggi di sole. Il medico non aveva potuto far altro che constatare il decesso in posto. Sull’identità però il mistero. I carabinieri, chiamati a condurre le indagini coordinate dalla Procura, non avevano trovato documenti addosso all’uomo, probabilmente originario dell’Africa. Non si tratterebbe per di una figura sconosciuta: nei giorni precedenti, un uomo somigliante a quello trovato morto era stato visto nei pressi del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Ad essere ipotizzato quindi che il defunto potesse essere un uomo tra i 30 ed i 50 anni originario del Centrafrica, del Togo forse. A chiarire ogni dubbio, anche sulle cause della morte, l’esame autoptico effettuato il venerdì successivo. Nessuna evidenza di violenza, con la ferita alla testa causata molto probabilmente dall’urto con uno dei massi. Sull’identità invece il nulla. Ad essere richiesti sono stati quindi alcuni esami più specifici utili a risalire alle generalità della vittima. Al momento nessuna comunicazione, ma nei prossimi giorni non è escluso che qualche novità possa arrivare. Un mistero quindi che potrebbe risolversi nel breve periodo, per uno dei fatti di cronaca più nera degli ultimi mesi in città e su tutto il territorio del Lodigiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA