«IL CITTADINO» Raggiunti i novantamila lettori su Facebook: la sfida della responsabilità e un’opportunità

Nel 2012 erano 5.000: crescita esponenziale. Ora la sfida è mettere fuori gioco gli odiatori e i razzisti

So no arrivati a novantamila i lettori che ci seguono sulla nostra pagina Facebook. Un traguardo che era nell’aria e che è stato raggiunto la scorsa domenica, 28 agosto. Per un quotidiano locale è un numero significativo, specie se paragonato al nostro bacino d’utenza, ad altri grandi giornali locali (ci sia consentito) e soprattutto ai numeri pregressi. Il termine di paragone è con il 2012, dieci anni fa, quando i lodigiani e i sudmilanesi che ci seguivano costantemente sulla nostra pagina Facebook erano 5.000 e già allora sembrava un numero elevato. Oggi tutto cambia a velocità inimmaginabili fino a qualche anno fa. L’incremento registrato tra 2012 e 2022 è pari al 1.700 per cento. Un dato straordinario (ma quando si lavora con numeri in forte crescita partendo da un dato iniziale limitato spesso accade e dunque non deve impressionare) che può interessare gli amanti della statistica. A noi interessa invece maggiormente concentrarci su quel che viaggia su Facebook e sul perché sempre più persone ci seguono su questo canale e di riflesso approdano al nostro sito Internet www.ilcittadino.it. Siamo onesti, non sempre i contenuti dei lettori (mi riferisco ai commenti) sono edificanti e nonostante gli sforzi della redazione nel tenere sotto controllo commenti di una platea minima di novantamila persone qualche scivolone ogni tanto capita. Ma crediamo che Facebook, o meglio la comunità che si ritrova in esso, abbia anche gli anticorpi per reagire e isolare gli odiatori seriali, i razzisti e i violenti. Così come questo accade (purtroppo non sempre) nella società reale, così è nella società virtuale.

Cosa significa avere un pubblico di novantamila persone a cui parlare quotidianamente e a più riprese (in media i post giornalieri non sono meno di 15)? Significa una grande responsabilità ma anche un’opportunità unica. Nessun altro media a livello locale ha la nostra penetrazione sul territorio. Facebook è stato fondamentale nelle prime settimane del Covid, quando le informazioni viaggiavano tramite «il Cittadino» e istituzioni e sindaci si sono appoggiati a noi per cercare di parlare ai lodigiani frastornati, a partire da quelli della prima zona rossa. Facebook è stato importante nella prima fase della campagna vaccinale, quando abbiamo registrato centinaia di proteste (a cui abbiamo dato eco) per un sistema che non funzionava. Facebook resta imprescindibile oggi per essere sul territorio e parlare a tutti. È successo pochi giorni fa con l’udienza di 400 lodigiani da Papa Francesco, alla presen za di trenta sindaci. Un evento unico, che è andato oltre l’aspetto della fede e che è destinato a entrare nella storia lodigiana. Lo abbiamo seguito con il sito Internet, con l’inserto speciale che avete trovato in edicola sabato 27 agosto (ancora disponibile alla nostra edicola digitale) e con i canali social, a partire proprio da Facebook. La sfida, per il futuro, sarà quella di cementare e far crescere ancora questa comunità, con un obiettivo primario: isolare gli estremisti (ma qui ci devono aiutare i lettori) e continuare a fare informazione responsabile. Come facciamo da oltre un secolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA