Il chiringuito “bacchetta” il Broletto

«Più volte abbiamo segnalato che all’Isola Carolina c’era chi spacciava eppure nessuno ha controllato»

Dopo la chiusura obbligata del locale, il “chiringuito” di piazzale Matteotti va all’attacco del Comune di Lodi: «Ce l’abbiamo messa tutta per capire quale documentazione presentare, ma alla fine non è stato possibile. Perché? Perché ci è stato detto che il personale degli uffici che poteva aiutarci era in ferie». A parlare è il fratello del titolare, Enzo Erasmo, incaricato di occuparsi della vicenda.

Ecco il “riassunto” di ciò che è accaduto la scorsa settimana: il municipio ha revocato l’affidamento e risolto il contratto con la EM & C sas di Castiraga Vidardo, la società che dall’anno scorso gestisce il chiosco. Il Comune riteneva infatti che i gestori non avessero presentato la documentazione adeguata, a pesare sulla decisione finale sono state però le violazioni accertate dalla polizia sulla somministrazione di bevande alcoliche.

Il Gold Sunset, questo il nome dell’esercizio, aveva aperto l’attività l’anno scorso durante l’estate e quest’anno aveva ottenuto il rinnovo dell’incarico. Al centro della diatriba è finita la Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività. «Il primo anno su 10 certificati ne abbiamo consegnati 8 - spiega Erasmo -, non ci furono né controlli né polemiche e durante la fase d’apertura abbiamo regolarizzato tutto. Il secondo anno abbiamo chiesto quali carte dovessimo preparare, ci è stato risposto che, dal momento che si trattava di un rinnovo, i documenti erano gli stessi. Abbiamo chiamato un funzionario per chiedere della Scia e ci è stato spiegato che era tutto regolare. Quando abbiamo aperto, però, sono iniziate le verifiche da parte dei vigili perché la Scia non era a posto, così, attraverso il commercialista, ne abbiamo inviata una seconda: nessuno si è degnato di darci una risposta e l’abbiamo data per buona. Visto che i controlli continuavano tutti i giorni, ne abbiamo inviata persino una terza».

Confrontandosi con un vigile, Erasmo ha chiesto quale integrazione fosse necessaria, in modo che il giorno seguente avrebbe provveduto. «Il vigile mi risposto che la Scia sembrava corretta ma aggiunse che forse ne stavano girando due copie diverse, io questo però non potevo saperlo! Da lì è nata la confusione. Dal Comune continuavano ad arrivare delle carte ma non si capiva quello che dovevamo fare - puntualizza -. Il commercialista ha tentato di contattare tre referenti del Comune e nessuno ha risposto, fino a quando una quarta persona ci ha spiegato che chi poteva aiutarci era in ferie. A quel punto ci siamo sentiti con le spalle al muro. Alla fine è scattato il blitz e hanno chiuso il “chiringuito”».

A proposito della vendita di bevande alcoliche, Erasmo puntualizza: «Una ragazza è stata male - conclude Erasmo -, ma in piazza Castello, tutto ciò che accade in zona è colpa del “chiringuito”? Gli amici avevano degli zaini pieni di bottiglie che nulla avevano a che fare con il locale. Più volte abbiamo segnalato che all’Isola Carolina si spacciava droga, ma nessuno ha controllato. Tutto ora è bloccato perché il personale è in ferie, provvederemo a smontare la struttura, volevamo solo offrire un punto di ritrovo serale per i ragazzi».

Greta Boni

© RIPRODUZIONE RISERVATA