Gli avevano ritirato la patente, lo pizzicano di nuovo alla guida e viene denunciato

Il 39enne fermato dai carabinieri a Casaletto si è anche rifiutato di sottoporsi agli accertamenti tossicologici

Gli avevano ritirato la patente solamente due giorni prima ma viene beccato comunque alla guida e rifiutandosi al tempo stesso di effettuare gli accertamenti tossicologici. Protagonista un 39enne residente a Lodi. Il primo stop era arrivato nel pomeriggio del 16 novembre quando l’uomo, alla guida di una Classe A in compagnia di una coetanea, alla vista dei carabinieri della stazione di Lodi Vecchio, all’altezza di Casaletto, ha iniziato a comportarsi con atteggiamento sospettoso. Da controlli è quindi risultato in possesso di un grammo di eroina giustificata però dai due 39enne come stupefacente per uso personale. Per l’uomo, oltre al sequestro dell’eroina, è scattato il ritiro della patente, oltre che per aver violato le normative anti contagio essendo stato trovato fuori dal comune di residenza, mentre l’auto è stata parcheggiata su una pubblica via. Senza patente e auto personale, il 39enne non si è però fermato venendo fermato mercoledì a bordo dell’Alfa Stelvio del padre in compagnia di un amico. Non pago dell’infrazione, infatti, si è anche rifiutato di sottoporsi all’esame tossicologico. Da qui quindi le denunce per guida senza patente, rifiuto di effettuare gli accertamenti specifici per accertare che non stesse guidando sotto l’effetto di stupefacenti, con ammenda fino a seimila euro e arresto che può arrivare ad un anno, e sospensione della patente dai 12 ai 24 mesi.

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