Faccia a faccia sulla famiglia

Tutti d’accordo sulla centralità della famiglia: i vari candidati per la corsa a palazzo Broletto a confronto su un tema particolarmente sensibile, tanto che la sala Granata si è riempita per l’incontro organizzato dal Coordinamento Genitori Democratici (Coged) e dall’associazione Genitori Consapevoli (Ge.Co.).

Ad intervenire sono stati il 5 Stelle Domenico Conia; Simone Uggetti per la coalizione di centrosinistra; Sergio Tadi, a capo di una lista civica; Andrea Dardi di Fratelli d’Italia; l’ex vicesindaco Giuliana Cominetti, che corre da sola ma ha ha incassato l’appoggio di Pdl e Lega Nord; infine Giuseppe Corbellini, a rappresentare il candidato Stefano Buzzi; assente come l’altro candidato civico, Francesco Staltari. «Tre parole per descrivere i problemi delle famiglie lodigiane»: una domanda per saggiare subito il terreno, e capire quanto i candidati siano preparati sull’argomento.

I candidati presenti alla Sala San Paolo all’incontro dedicato alla famiglia

Corbellini ha introdotto alcuni temi, come il sostegno agli anziani o l’importanza dello sport, mentre Giuliana Cominetti ha puntato sul problema dell’occupazione. «La città si regge sulla famiglia, e la famiglia sopravvive se c’è il lavoro» ha spiegato Cominetti, parlando poi di servizi flessibili per venire incontro alle famiglie, e di modellare i propri interventi partendo dagli esempi provenienti dall’associazionismo lodigiano.

Il vero problema, secondo Domenico Conia, è che il reddito delle famiglie diminuisce, mentre i costi dei servizi aumentano: «La Costituzione parla di scuola gratuita, mentre i genitori si sono rassegnati a portare la carta igienica da casa o a pagare lo scuolabus. Noi ridurremo questi costi, e quelli legati, per esempio, agli anziani». Anche Dardi ha parlato dei costi dei servizi, ma ha insistito anche sulla qualità. «Infine rimane il problema della discriminazione dei cittadini italiani da parte dei servizi sociali, che spesso danno la precedenza agli stranieri»: un’affermazione, quest’ultima, che ha immediatamente suscitato la critica di qualcuno del pubblico. «Noi fortunatamente abbiamo un comune che ha lavorato bene per quanto riguarda i servizi sociali» ha invece esordito Tadi, che ha poi parlato dell’importanza di un dialogo continuo con le associazioni ed ha accennato al problema scottante di chi non paga la mensa per i figli: «I bambini devono essere sempre tutelati. Dobbiamo intervenire per scovare i furbi, ma non penalizzare i bambini».

D’accordo su questo anche Simone Uggetti, che ha quindi introdotto il tema della fiscalità locale, parlando di una revisione del calcolo Isee: «Le risorse sono scarse - ha detto -, ma la gratuità di certi servizi è uno dei nostri pilastri. Dopodiché, è fondamentale parlare di lavoro, un tema su cui abbiamo costruito il nostro programma, e di qualità degli spazi pubblici». C’è stata qualche critica all’operato della precedente giunta per quanto riguarda piste ciclabili e Zona 20, ma nel complesso è stato un dibattito pacato, in cui sono emersi i problemi più disparati, come ad esempio liste d’attesa e costo degli asili comunali.

Più che rapide soluzioni, a dominare la serata è stata una chiara presa di posizione emersa dalle risposte di tutti i candidati: la famiglia è il vero ammortizzatore sociale e deve quindi avere la priorità, partendo dalla riduzione al minimo del costo dei servizi.

In cinque si presentano all’incontro organizzato da Coged e Geco: assente Staltari, Buzzi si fa sostituire

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