Ecco il nuovo volto dell’asilo Jasmin

Presentati sabato i lavori del plesso per i bambini

di via Lago di Como: la struttura ha pannelli fotovoltaici e alcune pompe di calore

All’asilo Jasmin, in via Lago di Como, l’allacciamento al metano serve soltanto per cucinare. Per il riscaldamento, a pavimento, ci sono pompe di calore, unico esempio tra le scuole del territorio; tutta la struttura ha un cappotto termico e infissi nuovi, cui si aggiungono i pannelli fotovoltaici. Tutte tecnologie mirate alla sostenibilità energetica e a una migliore abitabilità, che hanno proiettato la scuola Jasmin nel terzo millennio.

Dopo il rinnovamento, la struttura è stata inaugurata sabato mattina, alla presenza del sindaco e di ben cinque assessori: Simonetta Pozzoli, vicesindaco, Enrico Brunetti, Tommaso Premoli, Erika Bressani e Simone Piacentini. Insieme alla cittadinanza e ai bambini dell’asilo, il sindaco Simone Uggetti ha tagliato il nastro per l’inaugurazione: si tratta del terzo taglio del nastro in pochi anni per le scuole lodigiane, dopo il rinnovo della scuola Akwaba e la rivoluzione dell’asilo Giardino, conclusa il mese scorso. «Siamo contenti di questi successi, perché le scuole sono la prima casa comune dei cittadini - ha spiegato il sindaco Uggetti -: per questo, in un periodo di crisi, il nostro obiettivo è orientare le poche risorse disponibili sull’istruzione, che è la nostra priorità».

La scuola è stata migliorata con un investimento di 446mila euro, più della metà dei quali sono arrivati grazie a un bando di finanziamento della Regione Lombardia: «Un bando che ci siamo assicurati puntando proprio sulla sostenibilità energetica, che è stata al centro del progetto dell’architetto Roberto Munari (impiegato del Broletto, ndr)», ha spiegato il vicesindaco Pozzoli. Alla cerimonia è intervenuto anche don Dino Monico, nuovo parroco di Borgo e Maddalena: «Credo che il progetto sia stato fatto al meglio: non c’è, quindi, bisogno di benedire i muri, ma le persone - ha detto il parroco, prima di invitare i credenti alla preghiera -: la Chiesa in questi anni sta riflettendo molto sull’emergenza educativa, sull’enorme problema della trasmissione dei valori. Quest’opera rientra nella sensibilità e nell’attenzione per l’educazione, e fa il bene delle nuove generazioni».

Della stessa idea anche la dirigente scolastica Iole De Marco, che ha espresso un plauso per i lavori di riqualificazione: «Il nostro obiettivo è il bene dei bambini, offrire loro il meglio - ha spiegato -. Questa era già una scuola molto richiesta dai genitori, anche se la struttura, risalente agli anni 80, aveva bisogno di essere rivista. Ora, con il nuovo intervento, disponiamo di un ambiente più confortevole per i bambini, che sono suddivisi in tre sezioni di 28 elementi ciascuna, guidate da sei maestre».

Circa ottanta bambini che, durante l’inaugurazione, hanno potuto, entrare a giocare nelle loro nuove aule, insieme ai genitori e a moltissimi curiosi.

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