Durante le feste natalizie la Provincia di Lodi aprirà le porte ai cittadini

Palazzo San Cristoforo indosserà l’abito di gala per quattro diverse giornate

I battenti di palazzo San Cristoforo, sede della Provincia di Lodi, si aprono alla cittadinanza. La strategia del presidente Fabrizio Santantonio è chiara: «Nel corso di questo mandato ci siamo fissati l’obiettivo di conferire alla nostra sede istituzionale di via Fanfulla una nuova funzione, utile a mettere in risalto lo straordinario patrimonio architettonico ed artistico che alberga fra queste mura». L’occasione per far diventare il palazzo della Provincia un punto di riferimento culturale per i lodigiani è dato dall’approssimarsi delle festività natalizie.

In questo contesto, San Cristoforo indosserà l’abito di gala per quattro diverse giornate, che accompagneranno la cittadinanza, in una sorta di calendario dell’Avvento, verso la sera del 25 dicembre. “Aspettando il Natale in Provincia” è il nome dato alla kermesse, realizzata con la partecipazione della Provincia di Lodi, della Fondazione Comunitaria e della fondazione Luigi Clerici.

«Dal momento del nostro insediamento - prosegue Santantonio - abbiamo cercato di investire nella casa dell’amministrazione provinciale con un piano che ne riqualificasse gli spazi, per rendere onore all’edifico al cui interno abbiamo il privilegio di svolgere le nostre funzioni istituzionali e lavorative, e anche per accentuarne un utilizzo che non fosse ad appannaggio esclusivo di pochi, ma che potesse essere ben inteso ed apprezzato da tutta la comunità come luogo di aggregazione in cui assistere ad eventi culturali ed artistici, con un occhio di riguardo anche al turismo, il cui incentivo è obiettivo del nostro mandato». In questo senso vanno lette le opere di riqualificazione che hanno interessato alcune parti del Palazzo fra cui il chiostro di San Cristoforo, così come la programmazione che vedrà «la riqualifica del giardino che collega i chiostri di San Domenico e di San Cristoforo». «Nostro obiettivo è inoltre riaprire al pubblico quelle sale al momento non agibili, come ad esempio la Sala delle Colonne» spiega Santantonio. «Gli eventi presso la sede della Provincia non si esauriranno con questo calendario, ma si consolideranno nel tempo con altri appuntamenti che renderanno la nostra sede un luogo in cui tutta la comunità possa riconoscersi» conclude Santantonio.

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