CULTURA Nuovi libri con la firma di tre sacerdoti lodigiani

In libreria don Cazzulani, don Pagazzi e don Bastia

Tre novità in libreria portano la firma di alcuni sacerdoti lodigiani. Il primo volume è “Lo spirito, le brecce e la danza. Introduzione alla spiritualità cristiana”, uscito a ottobre 2021 per “Il pozzo di Giacobbe”: è curato da quattro teologi italiani, tra cui don Guglielmo Cazzulani, docente di teologia spirituale da 23 anni, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e parroco a San Bernardo in Lodi. Con don Guglielmo ci sono Giuseppe Como presbitero della diocesi di Milano (invitato dall’amico a San Bernardo lo scorso 30 novembre per la prima presentazione del volume a livello italiano), Sandro Dalle Fratte di Treviso e Luciano Luppi di Bologna, tutti cresciuti alla scuola di padre Bruno Secondin (per molti anni docente alla Gregoriana). Il libro nella prefazione porta la firma del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, mentre don Guglielmo ha anche scritto e curato il tema del rapporto tra persona e comunità. Il secondo volume, “In pace mi corico. Il sonno e la fede”, è il lavoro fresco fresco di don Giovanni Cesare Pagazzi, edito da San Paolo. Nella diocesi di Lodi conosciamo bene don Cesare per le sue meditazioni e i suoi approfondimenti. Docente di teologia allo Studio teologico riunito dei Seminari di Crema, Cremona, Lodi, Pavia e Vigevano, don Pagazzi insegna anche alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Ma forse non tutti sanno che don Cesare è docente ordinario di Ecclesiologia familiare presso il Pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e la famiglia (Città del Vaticano) e docente di Estetica del sacro all’Accademia delle Belle Arti di Brera. È poi redattore de “La rivista del Clero italiano” e collabora con “L’Osservatore romano”. Il terzo volume porta la doppia firma di don Enrico Bastia e don Paolo Beltrametti: “Ti do la mia parola”, edizioni Paoline, sarà in libreria dal 13 dicembre. Proporrà «52 parole – porta per entrare nella Scrittura e in se stessi».

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