COVID Paglia tra i primi vaccinati: «27 dicembre, una data che non dimenticherò mai»

Il primario del Pronto soccorso di Lodi e Codogno

«Non avremo cedimenti, con ancora più convinzione e gratitudine per la comunità scientifica e l’impegno politico della nazione che ha portato a questo risultato storico». Nella sala riunioni al terzo piano, tra gli ultimi ad arrivare in conferenza stampa, il primario del pronto soccorso degli ospedali di Codogno e Lodi Stefano Paglia si è alzato in piedi e ha pronunciato un discorso da “generale delle forze armate”. Concretamente, da colui che in questi mesi ha diretto l’emergenza-urgenza dove tutto è iniziato e il suo discorso, la scelta dei termini usati, avevano la forza di chi la battaglia l’ha combattuta davvero. Sul campo. Pancia a terra. Al fianco di medici, infermieri e oss, di tutto il personale sanitario investito dalla bufera Covid. «Dopo il 20 febbraio penso che il 27 dicembre sia una data che non dimenticherò mai – ha detto -. Sono assolutamente orgoglioso e grato di far parte di quelle migliaia di persone che potranno essere subito vaccinate e persino emozionato perché è un momento dalla valenza importante, che scrive il primo capitolo della fine di questa terribile storia». Il medico ieri è stato vaccinato dopo l’infermiera Lucia Premoli e dopo di lui è stata la volta del presidente dell’Ordine dei medici di Lodi Massimo Vajani. Loro i primi 3 della lista di 50 sanitari. «Se possibile invito tutti ad aderire alla campagna vaccinale perché insieme siamo entrati e insieme usciremo da questo incubo, senza illudersi, ma ce la faremo», ha concluso Paglia esprimendo piena fiducia nell’efficacia di Pfizer.

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