COVID Da domani obbligo Green pass

Segnala l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal Covid o un tampone risultato negativo

Scatta domani l’obbligo del green pass per accedere ai servizi di ristorazione, agli eventi, ai luoghi della cultura, dello sport e del benessere e dello svago. I cittadini che vorranno accedere a queste attività dovranno essere in possesso della certificazione verde, i titolari delle attività dovranno adeguarsi per il controllo degli accessi.

Ottenere il green pass

La certificazione verde viene emessa dal Ministero della Salute in seguito al verificarsi di una di tre condizioni. È necessario aver ricevuto la somministrazione del vaccino contro il Covid-19 in prima dose (valida dal quindicesimo giorno successivo all’inoculazione, anche per il monodose Janssen) o in seconda (valida appena ottenuta) oppure aver ricevuto un risultato negativo al tampone molecolare o antigenico o ancora essere guarito dal Covid-19 certificato. Il Ministero emette il green pass comunicandolo via posta elettronica certificata oppure via Sms con le indicazioni per visualizzarlo, scaricarlo su smartphone o stamparlo. Il certificato è raggiungibile dal sito www.dcg.gov o su app Immuni o Io o ancora sul proprio fascicolo sanitario digitale. Il green pass è sempre gratuito, non è obbligatorio per ragazzi e bambini under 12 anni.

Utilizzare il green pass

La certificazione verde serve già da giugno per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose e per accedere alle case di riposo o altre strutture, oltreché per spostarsi in entrata o uscita da territori in zona arancione o rossa. Dal 1 luglio il green pass italiano è valido come Eu Digital Covid Certificate per entrare negli Stati Europei che pongono limitazioni ai viaggi sui propri territori. La vera rivoluzione del green pass però scatta a partire da domani, quando sarà necessario per accedere a qualsiasi tipo di ristorazione al tavolo al chiuso, sia ristoranti che bar, agli spettacoli, agli eventi e alle competizioni sportive, ai musei e agli istituti di cultura, alle piscine, palestre, centri benessere, alle fiere, sagre, convegni e congressi, ai centri termali, parchi tematici e di divertimento, ai centri culturali e ricreativi, alle sale da gioco e ai casinò, ai concorsi pubblici. Non è necessario nella ristorazione e nei bar per il consumo all’aperto o al banco, a patto che non vi siano in corso spettacoli, anche musicali.

Controllare il green pass

A verificare la certificazione possono essere i pubblici ufficiali, le forze di polizie, gli addetti al controllo o i titolari o gestori delle attività per cui è richiesto il green pass per l’accesso. La verifica avviene tramite l’app VerificaC19, installata su dispositivo mobile, che non richiede la connessione e che non memorizza i dati personali. Il verificatore ottiene la visualizzazione della validità del green pass, nome, cognome e data di nascita dell’intestatario, di cui si controlla poi la corrispondenza con quelli di un documento d’identità da esibire.

Le sanzioni

A rischiare multe per il mancato rispetto delle prescrizioni sul green pass sono sia i clienti sia i titolari delle attività. Le sanzioni possono andare da 400 a 1.000 euro a carico di entrambi, e nel caso di reiterazione della violazione per tre volte può scattare la sanzione accessoria della chiusura dell’attività per un periodo da uno a 10 giorni.

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