Codogno: una settantenne sottoposta all'esame sbagliato in ospedale a Lodi

«Inutile bombardamento di radiazioni», denunciano dalla famiglia

Un esame “di troppo” in ospedale a Lodi per una settantenne di Codogno, per quello che appare come uno “scambio” di pazienti in radiologia. La donna, colpita da un attacco ischemico transitorio (tia), viene sottoposta a un esame diagnostico che non doveva fare, al posto di quello che le era stato prescritto. Il “pasticcio” si sarebbe verificato nei giorni scorsi all’ospedale Maggiore di Lodi, dove la donna è stata trasportata d’urgenza in ambulanza a seguito di un malore e ricoverata nel reparto di neurologia. Dopo la prima tac all’arrivo e la successiva a distanza di 24 ore, la 70enne è stata accompagnata da un operatore sanitario in radiologia per farle l’ecodoppler alla testa, ma è stata scambiata per un’altra paziente e sottoposta a un’ulteriore tac total body, come denunciano sdegnati i famigliari. «L’ecodoppler è un esame mirato a quello che devi analizzare, ma la total body è una serie di radiazioni continue, dalla testa ai piedi» riferisce un amico di famiglia.

«Sono cose che non devono e non possono accadere, che purtroppo accadono rarissimamente e proprio per questo saranno oggetto di un audit per capire cos’è accaduto. Stiamo facendo le verifiche del caso, voglio andarci a fondo e attraverso il vostro giornale anticipo le scuse che farò personalmente alla paziente e ai familiari», rassicura il direttore generale dell’Asst di Lodi Salvatore Gioia.

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