Caso Tbc, vaccinate 50 persone

Adesso si pensa al “vaccino”. Dopo che uno studente dell’Einaudi è stato ricoverato in ospedale per la tubercolosi, l’Asl ha fatto partire ieri mattina la profilassi, un’“operazione” che ha coinvolto in tutto una cinquantina di persone. Dagli uffici di piazza Ospitale, però, fanno sapere che «è tutto sotto controllo» e che non c’è nessun bisogno di allarmarsi. Nei giorni scorsi, infatti, tra gli alunni aleggiava una certa preoccupazione: un ragazzo è stato ricoverato al Maggiore ma le sue condizioni di salute sono buone e adesso sta meglio. Altri cinque ragazzi e un docente, invece, sono risultati positivi al test, questo significa che non hanno sviluppato la malattia ma solamente gli anticorpi.

Prima di tutto l’Asl ha individuato le persone alle quali proporre la profilassi, una cinquantina in tutto: 35 di queste provengono dall’ambito scolastico, le altre sono state invece selezionate all’esterno tra coloro che hanno avuto dei “contatti ravvicinati” con lo studente contagiato.

Ognuno di loro ha accettato di sottoporsi alle misure di prevenzione, ieri mattina gli esperti dell’Asl hanno convocato un primo gruppo e oggi si continuerà con il secondo. La prassi è per tutti la stessa: si parte con la visita da parte dello specialista a cui segue il prelievo del sangue, e si conclude con la somministrazione di un farmaco, un’operazione della durata di dieci minuti.

Le persone coinvolte saranno contattate dall’Asl nei prossimi giorni per comunicare gli esiti degli esami.

Gli esperti sostengono che la tubercolosi è una malattia perfettamente curabile e che si è deciso di puntare soprattutto sulla profilassi nei confronti degli alunni poiché il contagio è più facile tra i giovani.

L’Asl, che dall’inizio dell’anno ha registrato cinque casi e ha messo in atto tutte le azioni per tenere la tbc sotto controllo, precisa che la prevenzione è proseguita senza intoppi: «Non è stato trascurato nulla, la situazione è assolutamente presidiata».

Anche tra docenti e studenti sembra essere tornata la tranquillità, nei giorni scorsi erano stati alcuni alunni a chiedere certezze su quanto stava avvenendo, dopo che una serie di notizie infondate aveva iniziato a circolare tra i corridoi, suscitando una certa apprensione.

La preside dell’Einaudi, Virginia Vitale, ieri è stata contattata da moltissimi genitori in cerca di spiegazioni, con ognuno di loro ha chiarito che non è il caso di preoccuparsi. «Non aggiungo nulla rispetto a quanto spiegato dall’Asl - afferma la preside -, l’ente competente a gestire queste situazioni. Stiamo lavorando in stretta collaborazione ed eseguo alla lettera quello che l’Asl consiglia, da parte loro ho trovato la massima attenzione. La scuola prosegue regolarmente».

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