BUS Abbonamenti in calo, il trasporto non “ingrana”

Poco più di 800 i titoli emessi, la metà rispetto al passato

Il trasporto pubblico locale non decolla o comunque non riesce a fidelizzare gli utenti nella fase di ripartenza post Covid. I dati degli abbonamenti 10M incidano poco più di 800 titoli emessi complessivamente da Line, Star e Forti, la metà dei valori pre-pandemia, mentre il dato sulla mobilità complessiva del Lodigiano fa segnare +60 per cento rispetto ai mesi di gennaio e metà febbraio 2020, prima cioè della diffusione del coronavirus.

La campagna abbonamenti per l’anno scolastico 2021-2022 ha potuto contare sull’intervento della Provincia di Lodi per 127mila euro per calmierare i prezzi. L’effetto è stato quello di allungare la durata dell’abbonamento a 10 mesi pieni, dal 1 settembre al 30 giugno, e di avere anche uno sconto rispetto al prezzo del vecchio Tesserone. Il tutto con l’obiettivo di sostenere il ritorno degli studenti sui bus. Ma il risultato non è stato centrato. Nella stagione 2019-2020, poi bloccata a marzo dal lockdown, i Tesseroni venduti erano stati circa 1620, mentre quest’anno si sono fermati a poco più di 800, la metà esatta. Il dato è in risalita di circa il 25 per cento rispetto agli abbonamenti agevolati emessi per il periodo ottobre-dicembre 2020, quando erano circa 650, ma il risultato atteso è lontano.

«Sapevamo di non poter tornare ai valori pre-Covid ma sinceramente ci aspettavamo di arrivare a quota 1000, anche perché la Provincia ha fatto uno sforzo davvero importante – spiega Alex Dalla Bella, consigliere provinciale delegato ai Trasporti -. Non c’è molto da fare, del resto. Prendiamo atto che ancora molti studenti non sono tornati a viaggiare in bus o che comunque le famiglie temono possibili stop alle lezioni in presenza e quindi utilizzano titoli di viaggio di più breve durata. È un peccato perché si rinuncia a sconti importanti, e inoltre abbiamo definito che eventuali rimborsi per chiusure prolungate non siano emessi come voucher, ma come ristori economici diretti agli utenti». I motivi per cui le famiglie ancora non si affidano ad abbonamenti di lungo periodo possono essere molteplici, dal timore del virus e dei suoi effetti sulla scuola all’ingresso scaglionato e posticipato che può agevolare i trasporti in auto con i genitori.

Di certo la mobilità complessiva nel Lodigiano non è calata, anzi è in forte aumento secondo il portale Infomobility di Enel X. Rispetto a gennaio e metà febbraio 2020, periodi pre-Covid, i movimenti del 28 febbraio, ultimo giorno disponibile, sono stati +66 per cento (+220 rispetto al periodo del primo lockdown), con un incremento di chilometri percorsi di +27 per cento, ma anche tutta la settimana scorsa gli aumenti sono stati compresi tra +40 e +60 per cento.

I maggiori aumenti di mobilità e traffico arrivano dalla Bassa, mentre i flussi in uscita ed entrata dalla provincia di Lodi sono diretti per il 50 per cento a Milano e per il 30 per cento a Piacenza, il resto verso Cremona e Pavia. Lodi città registra mediamente il 30 per cento di chilometri percorsi in più rispetto al periodo pre-Covid, con incremento di mobilità tra il 25 e il 40 per cento circa.

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