Bpl, tutti a rapporto da Saviotti

Dopo i quasi seimila soci dell’assemblea dello scorso 30 aprile, il palazzetto dello sport di Lodi torna ad aprire i battenti per il Banco Popolare. È in programma martedì 6 settembre alle 17.30 il “road show” che porterà in via Piermarini circa duemila dipendenti della controllata Banca Popolare di Lodi, in arrivo dal Lodigiano, da altre città lombarde come Crema e Cremona, ma anche dalla Romagna e dalla Liguria, dove la “galassia” Popolare vanta sportelli, soci, clienti e radicamento.

In occasione dell’approvazione dei conti del primo semestre e della partenza del progetto della “banca unica”, il consigliere delegato Pierfrancesco Saviotti si appresta a “caricare” i suoi dipendenti in un momento complesso per il Banco e per l’intero sistema finanziario italiano. I bene informati indicano che Saviotti chiederà ai lavoratori delle filiali di spingere ulteriormente il piede sull’acceleratore, in modo da aumentare la raccolta e finanziare così gli impieghi. Non a caso martedì, oltre a Saviotti prenderà la parola anche il nuovo responsabile della rete del Banco, Domenico De Angelis, chiamato da Saviotti a fare risultati e a contrastare l’avanzata degli altri istituti di credito nei territori in cui il gruppo Popolare è storicamente il più forte.

In scaletta, stando alle previsioni, anche gli interventi di Maurizio Faroni, responsabile finanziario del Banco, e di Maurizio Di Maio, amministratore delegato della Banca Popolare di Lodi. L’affitto del palazzetto costerà circa 10mila euro, i dipendenti si troveranno di fronte un palco montato per l’occasione. Al termine (i maligni dicono per “ingoiare la pillola”, cioè la richiesta di migliorare le prestazioni) grande buffet per tutti. All’inizio della settimana Saviotti ha parlato a Novara e a Verona. Dopo Lodi, il consigliere delegato parlerà a Bergamo, Pisa e Roma. Proprio sulla capitale dovrebbero convergere parte dei dipendenti in arrivo dalle filiali della Sicilia. A Lodi c’è attesa per quello che dirà Saviotti e soprattutto per le reazioni dei sindacati locali, anche alla luce delle variazioni che stanno interessando la catena di comando della Bpl. In diverse posizioni di vertice, infatti, vecchi dirigenti e funzionari lodigiani stanno lasciando il posto a personale in arrivo dalla Verona e dalla Novara.

Intanto lo scorso lunedì il consiglio di amministrazione della Popolare Lodi ha approvato il progetto della “banca unica”: la Bpl confluirà all’interno del Banco, perdendo il consiglio di amministrazione al pari delle popolari di Verona e di Novara. Resterà solo il marchio. Nel nuovo cda del Banco ci sarà posto per i rappresentanti del Lodigiano.

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