«Borgo deserto, si rischia di chiudere»

«Le nostre attività sono state fortemente penalizzate dalle modifiche, il Comune non può ignorarci»

Disperati, per colpa della nuova viabilità introdotta dal Broletto nella zona dell’ospedale Maggiore: «Così c’è chi rischia di chiudere, perché gli affari hanno subito un drastico calo, anche del 30-40 per cento». A inasprire la protesta dei negozianti di via Borgo Adda sono le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dall’assessore del Comune di Lodi Enrico Brunetti, il quale ha spiegato che il doppio senso di marcia in largo Donatori del sangue ha reso la circolazione più fluida e ordinata e che il progetto sarà completato attraverso la realizzazione di una rotonda.

Una considerazione subito smentita dagli esercenti: «La viabilità così funziona? Non è affatto vero!», interviene una delegazione di commercianti, «basterebbe fermarsi a guardare quello che succede, specialmente nelle ore di punta».

Il Borgo ospita numerose attività, solo in pochi metri se ne contano una ventina e non esauriscono nemmeno tutta la via. L’elenco delle “magagne” snocciolate dai negozianti è lunghissimo: «Di fronte all’ospedale Maggiore non ci si può più fermare, nemmeno per il carico-scarico», sottolinea Natalia Lomakina del bar Savoia. «La rotonda è troppo piccola, corrierine e camion fanno fatica a passare e si creano situazioni pericolose, inoltre la segnaletica così come è stata lasciata crea confusione», aggiunge Cinzia Fasoli della paninoteca GoGo; «C’è molto meno passaggio rispetto a prima e così per noi c’è meno lavoro, basterebbe che gli automobilisti in arrivo da via Secondo Cremonesi non debbano fare il giro verso la tangenziale per raggiungere via Borgo Adda», osserva il tabaccaio Christian Rovida.

A guidare la battaglia delle attività della zona ci sono Antonella Golzi, titolare del punto vendita di frutta e verdura, e Carla Grassi, titolare del panificio, il loro punto di vista è condiviso anche dai fioristi Enza e Mario Maci e da chi lavora qualche metro più in là. «Hanno cambiato il giro della corrierina, così di qui non passa più nessuno, prima almeno la gente si fermava, guardava le vetrine e comprava», dicono Antonella e Carla. Gli esercenti hanno chiesto di garantire il parcheggio gratuito almeno per i primi 15 minuti di sosta. Nessuno tra loro è convinto del fatto che le modifiche alla viabilità abbiano portato dei vantaggi, adesso i diretti interessati chiedono di conoscere i dettagli del progetto del Broletto e le tempistiche.

«Le nostre attività hanno subito un danno, c’è chi potrebbe chiudere e chi potrebbe non confermare contratti a tempo determinato - aggiungono all’unisono i negozianti -. Questa zona è presa in considerazione solo per l’ospedale, quest’anno con l’aiuto dell’Unione del commercio ci siamo inventati il lavoro organizzando una nostra festa. Altrimenti venivamo a conoscenza di eventi come Lodi al sole o la Festa di primavera solo per caso. Forse il sindaco Uggetti preferisce agevolare i supermercati rispetto ai piccoli negozi. Invece di pensare ai grandi progetti per la valorizzazione dell’Adda, che iniziassero a dare una mano a quelli come noi».

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