Battaglia a colpi di “petizioni” sull’area cani del Pratello

Lodi, dopo le proteste dei residenti, i fruitori della zona avviano una raccolta di sottoscrizioni

Battaglia a colpi di petizioni sull’area cani del Pratello. Dopo le proteste dei residenti di via Montale che hanno avviato una raccolta firme per segnalare gli schiamazzi, sono state messe insieme anche decine di sottoscrizioni dai proprietari di cani e fruitori della zona per rivendicare il diritto di poter utilizzare regolarmente lo spazio comunale.

«L’area di sgambamento di via Montale è un’area pubblica. Lo si deduce da riscontri oggettivi oltre che dal fatto che è stata dichiarata tale dallo stesso assessore all’ambiente in carica – sottolinea un gruppo di persone che utilizza quella superficie (Cinzia Goglio, Tania Sturini, Silvia Consoli, Rosella Marielli, Francesco Paradisi, Greta Galbignani, Daniela Cremonesi) -. Lo si deduce anche dal fatto che dentro l’area lo stesso Comune di Lodi ha collocato un cestino con propria scritta per la raccolta delle deiezioni, già da anni, mentre recentemente ne ha ribadito la proprietà collocando alberelli destinati a sopperire alla mancanza di verde e di ombra». La richiesta è che ci sia una disciplina più chiara sul suo utilizzo. «Le carenze strutturali del resto sono molte: rete insicura che presenta pericolose punte esposte, mancanza di una fontanella, mancanza di una panchina per i conduttori di cani, cancello difficile da chiudere perché usurato e pesantissimo, manutenzione pressoché assente – aggiungono i fruitori -. Ma la carenza più grave è la totale assenza di cartelli che ne sanciscano la natura e l’uso, e di un estratto del regolamento di polizia urbana che appunto regolamenta l’uso dell’area. Le aree di sgambamento sono una soluzione che permette ai cani di correre e giocare liberi, da soli o in compagnia di altri cani, in uno spazio recintato ed esclusivamente dedicato a loro. Il cane non può essere costretto a restare confinato al guinzaglio per giornate intere». L’appello è che non venga spostata, perché rappresenta un servizio per anziani e famiglie, ed è stata lanciata una petizione su change.org.

Sono schierati in una posizione opposta invece i residenti di via Montale, che contestano il disturbo alla quiete pubblica, la presenza di cattivi odori e nei giorni scorsi sono arrivati a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Questa situazione, che sta generando anche divisioni ed esacerbando gli animi del quartiere, è già sul tavolo di palazzo Broletto che nel corso dei prossimi giorni ha intenzione di incontrare sia i residenti che i fruitori, per trovare una soluzione la più possibile condivisa.

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