Arriva il contratto firmato, ma l’intestatario è morto da 17 anni

Apre la raccomandata targata Linea Più inviata allo zio e strabuzza gli occhi. La società scrive per confermare il contratto per la fornitura di energia elettrica stipulato il 20 aprile 2016, peccato però che lo zio, il signor Aldo Anelli, sia deceduto. Diciassette anni fa, nel 1999. La nipote non ha esitato un attimo e ha subito contattato il numero verde di Linea Più per parlare con un’operatrice: «Abbiamo chiesto spiegazioni su chi avesse firmato il contratto e sull’incaricato che si era presentato a casa dello zio, dal momento che sarebbe stato impossibile parlargli - racconta la famiglia -. La consulente è rimasta molto sorpresa per le informazioni ricevute e ci ha consigliato di inviare una mail, cosa che abbiamo fatto». Nella nota, la nipote ha allegato il certificato di morte: «Resto in attesa di un vostro riscontro - ha aggiunto nella lettera - nel quale mi confermiate per iscritto l’annullamento del contratto e mi forniate spiegazioni su come possa succedere che un defunto stipuli contratti di energia elettrica».

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