A Lodi boom per la raccolta dell’olio esausto

È la diretta conseguenza del cambiamento delle abitudini alimentari legate ai lockdown

Il Covid-19 ha cambiato molti aspetti della vita delle persone e, come emerge dalle dichiarazioni rilasciate dall’Assessore all’Ambiente Alberto Tarchini, la cucina è uno di questi. A prova di ciò ci sono i dati riguardanti la raccolta dell’olio esausto, il cui accumulo è più che raddoppiato nell’arco del 2020. Se nel 2019 i residui di oli raccolti erano stati 4.457 kg, l’anno successivo il numero è balzato in avanti, arrivando a 9.293 kg: 5 tonnellate in più manifestano un aumento del 108%, facendo rilevare come l’utilizzo domestico di questo alimento sia stato esponenzialmente incrementato dalla pandemia.

Aspetto importante legato all’uso dell’olio esausto è il suo corretto smaltimento perché, se eliminato nel condotto fognario attraverso gli scarichi domestici, questo può raggiungere ed inquinare l’acqua presente nella falda freatica nonché contaminare il suolo. Tarchini ne incentiva quindi il giusto differenziamento, dipingendo i rischi di un cattivo smaltimento come pericolosi per l’ambiente e, quindi, per i cittadini.

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