MASCHERINE In una settimana +50% di casi, Ffp2 “raccomandata” al lavoro

In 24 ore oltre 83mila nuovi contagi e 59 vittime, allerta da Gimbe

Salgono i contagi da Covid e cresce il numero dei ricoverati. La nuova ondata del virus, spinta dall’alta contagiosità delle varianti omicron, corre a velocità maggiore delle precedenti estati ma il percorso di ritorno alla normalità dopo la fase più acuita dell’emergenza prosegue con le misure anti contagio obbligatorie che vengono sostituite da «raccomandazioni prudenziali». In quest’ottica, nel settore privato, il nuovo accordo sulla sicurezza raccomanda la mascherina Ffp2 al chiuso, facendo in modo che le singole aziende valutino il da farsi a seconda delle caratteristiche del lavoro svolto. Lo stesso succede per lo smartworking, che nel protocollo firmato da ministero e parti sociali, viene descritto come «uno strumento per contrastare la diffusione del contagio», soprattutto in riferimento ai lavoratori fragili. Ieri erano 83.274 i nuovi casi registrati in Italia in 24 ore, a fronte di 296.030 tamponi effettuati, con un tasso di positività del 28,1%. Altre 59 vittime e l’aumento dei ricoveri in area medica che, dati alla mano, raggiungono quota 6.592 (+338), mentre i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 261 (+13). La curva pandemica è in netta risalita anche secondo i dati raccolti dalla Fondazione Gimbe: l’incremento è del 50,4% in una settimana, con 384.093 contagi. «Prosegue l’impennata dei nuovi casi - dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione - con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 55 mila casi al giorno». Nella settimana 22-28 giugno tutte le regioni registrano un incremento percentuale dei contagi: dal 27,7% della Lombardia all’80,2% del Molise. In 75 Province l’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti, con il picco di Cagliari che ne registra 1.143. «La progressiva diffusione delle varianti BA.4 e BA.5 unitamente al calo di attenzione generale e all’abolizione dell’obbligo delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso hanno determinato un netto aumento della circolazione virale», spiega Cartabellotta, evidenziando che ci sono ancora 6,85 milioni di non vaccinati. Sebbene la situazione non sia paragonabile a quella pre-vaccini, il virus corre ancora e, spiegano gli esperti, è bene mantenere comportamenti prudenti.

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