Una semplice domanda

SIAMO SERIAL Alessandro Cattelan va alla ricerca della formula della felicità

E se vi dicessero che la felicità è racchiusa in una formula matematica? “Una semplice domanda” è un viaggio in sei puntate che affronta l’argomento più antico del mondo: la ricerca della felicità. Il conduttore televisivo Alessandro Cattelan cerca di scoprirne la ricetta in quello che potrebbe essere definito un docushow, attraverso l’incontro con sei personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo: Roberto Baggio, Gianluca Vialli, Geppi Cucciari, Elio, Francesco Mandelli e Paolo Sorrentino. Tocca a loro provare a dare delle riposte, dopo che filosofi, artisti, pensatori e religiosi per secoli ci hanno tentato.

Sicuramente uno degli episodi più interessanti e profondi è quello che vede come protagonista l’ex calciatore Gianluca Vialli, che da tempo lotta contro un cancro. Per lui, la felicità non è una scoperta che arriva sempre troppo tardi, anzi, pensando alle sue due figlie si accorge che non c’è spazio e nemmeno tempo per i rimpianti: «Mi sento molto più fragile di prima. Cerco di insegnare loro che la felicità dipende dalla prospettiva con la quale guardi la vita, che non ti devi dare delle arie, devi ascoltare di più e parlare di meno, migliorare ogni giorno, devi aiutare gli altri. Secondo me questo è un po’ il segreto della felicità». E ancora: «Io penso che lo scopo della vita sia proprio quello di trovare uno scopo nella vita. Quando trovi un motivo per cui vale la pena risolvere i problemi, arrabbiarti, gioire, è molto più facile provare la pulsione della felicità. Però cerco di dimostrare loro che va bene anche essere vulnerabili, piangere, essere tristi. Anche perché se non sei mai triste come fai a capire quanto è bello essere felici?».

Tra riflessioni serie, interrogativi irrisolti e una leggerezza dettata soprattutto dall’intervento di Cattelan, questo docushow si conclude con l’equazione della felicità. Proprio così, la formula matematica che ci permette di conquistare la felicità nella vita. Parola di Mo Gawdat, ex manager di Google che si occupava di innovazione e invenzioni. Nonostante il benessere conquistato, Mo si sentiva insoddisfatto, si è messo così a studiare la felicità con una formula: la felicità è maggiore o uguale alla propria percezione degli eventi meno le proprie aspettative rispetto a come dovrebbe essere la vita. Nel 2014, quando Mo ha perso il figlio Ali durante un intervento chirurgico, l’ex manager Google ha dovuto “testare” il suo metodo. Sì, funziona, e oggi la sua missione è far conoscere il più possibile la formula della felicità: non importano gli ostacoli, bensì l’atteggiamento verso il futuro, la consapevolezza che la gioia è dentro di noi e che la felicità... è il nostro stato naturale.

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