Siamo Serial: The Americans

Chi, meglio di una spia, può capire cosa significhi essere dottor Jekyll e mister Hyde?

Chi, meglio di una spia, può capire cosa significhi essere dottor Jekyll e mister Hyde? Elizabeth e Philip, veri professionisti del travestimento, sono “The Americans”, serie tv di sei stagioni già conclusa ma imperdibile (Amazon Prime), al punto da costringere al bing watching, ovvero a una visione tutta d’un fiato. Del resto, cinema e letteratura si sono sempre appassionati al tema del doppio, della moltiplicazione delle identità (impossibile non citare a questo punto un maestro come Stanley Kubrick).

“The Americans” non poteva che essere creata da un ex dipendente della Cia, Joe Weisberg: la trama risulta sempre credibile e le puntate sono pura suspence. La vicenda è ambientata in piena guerra fredda, negli anni Ottanta: Elizabeth e Philip Jennings (Keri Russell e Matthew Rhys, entrambi notevoli) si fingono una felice coppia americana: sposati e con due figli, Paige e Henry, vivono in una villetta della Virginia e lavorano in un’agenzia viaggi. In realtà questa è una copertura, perché i due sono ufficiali sovietici del Kgb e il loro vicino di casa è un agente dell’Fbi impegnato nel controspionaggio, Stan Beeman (Noah Emmerich).

Poche puntate ed è evidente che per Elizabeth e Philip tutto è lecito, i due sono addestrati a sopportare qualsiasi situazione. Tradimenti e travestimenti, spionaggio e omicidi, intrighi politici: è questo il mix perfetto di “The Americans”, il cui risultato è considerevole per la ricostruzione precisa dell’epoca. In realtà, la serie tv non si esaurisce nella rappresentazione del comunismo contro il capitalismo, la lente si allarga sulle vicende politiche e, soprattutto, sul matrimonio, sul rapporto di coppia. Con una differenza fondamentale, sempre in agguato, pronta a incrinare il legame: mentre Philip si lascia sedurre dal sogno americano, Elizabeth lo rifiuta con sdegno e rabbia. La sua è una figura di donna estremamente complessa, che non rispetta gli stereotipi. È lei la più determinata ad andare fino in fondo, sempre e comunque.

Di questi tempi, le spie non mancano di certo, senza bisogno di scomodare James Bond e Nikita, Ethan Hunt di Mission Impossible e Jason Bourne dei Bourne movies. Ci sono per esempio Carrie Mathison (Homeland), Sidney (Alias), fino ad arrivare agli infiltrati di Fauda. Per “The Americans” i riconoscimenti non si contano, ma c’è un’altra garanzia: se Tarantino ha apprezzato Fauda, la serie tv di Joe Weisberg ha un fan di tutto rispetto, Stephen King.

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