Roby Cantafio e una canzone che “colpisce” dritto al cuore

Il cantautore di Melegnano e l’emozione del primario Traina commosso ascoltando il suo brano

“È tanto che sono lontano da te, è tanto che al bar non beviamo un caffè. Ma perché, perché”. Il ritmo del rock incalza. “Sento lontano dai balconi cantare, chissà perché. Il telegiornale mi dice che devo restare, ma perché”. La voce del cantautore di Mediglia Roby Cantafio entra dentro, incessante, esplosiva. Le immagini degli operatori sanitari degli ospedali dell’Asst di Melegnano, occhi segnati sotto gli occhiali, scorrono sullo schermo e il primario di pediatria Giovanni Traina si commuove. La canzone ha colpito nel segno. Per Cantafio, che ha scritto quel brano per sostenere la sanità locale durante la pandemia, è una grande testimonianza di stima. Il brano emoziona, commuove persino un primario di ospedale.

La canzone, infatti, è diventata la sigla della diretta Facebook dell’Asst di Melegnano “Una mela al giorno”. E venerdì l’intervento scientifico era del primario del Sudmilano, appena nominato, che dopo aver sentito la sigla, ha ringraziato e si è emozionato in diretta.«Gli sono venute le lacrime - racconta Cantafio -. La canzone gli ha fatto ricordare quanto sia stato impotente nel vedere la gente spegnersi. Sentirlo dire da un primario mi ha fatto un effetto molto forte. Anche quelli che chiamiamo eroi si emozionano».

La canzone, per chi non l’avesse ancora sentita è disponibile e scaricabile su tutte le piattaforme streaming. «Adesso vivo a Mediglia - racconta - ma io adoro Melegnano, è la mia città natale».

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