La regina degli scacchi

SIAMO SERIAL: La serie rivelazione della stagione interpretata da Anya Taylor-Joy

Le sue mosse sulla scacchiera della vita non sono sempre perfette, ma del resto a chi non capita? Quando però si ritrova a spostare cavalli, re e torri, Beth Harmon non sbaglia un colpo. La “Regina degli Scacchi” (“The Queen’s Gambit”, nome che descrive proprio un’apertura scacchistica) ha riscosso il successo che merita per più di un motivo, a partire dall’emozionante interpretazione di Anya Taylor-Joy, attrice e modella argentina, fino ad arrivare all’ambientazione accurata e alla bellezza anche visiva del racconto. La serie tv Netflix creata da Scott Frank e Allan Scott è tratta dal romanzo di Walter Trevis e racconta la storia di una bambina prodigio orfana che, nel tentativo di diventare grande maestro di scacchi, si ritrova in lotta con la dipendenza da alcol e psicofarmaci. La partita che la vede sfidare un grande campione russo è significativa perché mostra una donna capace di imporsi in un ambiente dominato dagli uomini, senza contare che si tratta di una donna statunitense contro un maestro russo.

Curiosità: la comunità scacchistica internazionale ha apprezzato “la regina”, al punto che il campione inglese Nigel Short ha conferito via Twitter a Beth Harmon il certificato virtuale di grande maestro.

È indubbio che serie tv e miniserie siano diventate una fucina di attrici talentuose, pronte a saltare dal piccolo al grande schermo. La “Regina degli Scacchi” fa parte di una carrellata di soggetti al femminile che negli ultimi mesi ha tenuto banco sulle piattaforme web come Netflix e Amazon, donne decise a inseguire i propri sogni, a mettersi in gioco per afferrarli, costi quel che costi. Qualche titolo? “Unhortodox”, la storia (vera) di Etsy (Shira Haas, eccezionale), che lascia la comunità ortodossa di New York per vivere una vita libera a Berlino. “Self-made: la vita di Madame C.J. Walker”, l’irriverente vicenda della pioniera della cura dei capelli interpretata da Octavia Spencer, prima milionaria nera d’America. “La fantastica signora Maisel”, (The Marvelous Mrs. Maisel) racconta invece l’avventura dell’affascinante Miriam (Rachel Brosnahan) ambientata negli anni Cinquanta nella Grande Mela, la cui esistenza apparentemente idilliaca prende una piega sorprendente quando scopre di avere un talento nascosto per la commedia. Infine da segnalare “The Handmaid’s Tail”, serie tv ambientata in un futuro distopico in cui le nascite sono drasticamente in calo a causa di malattie e inquinamento che diminuiscono la fertilità. Dopo una guerra civile, prende piede una dittatura in cui le donne non possono leggere e lavorare. Difred (Elisabeth Moss) viene catturata mentre tenta di fuggire in Canada, grazie alla sua fertilità diventa una ancella del comandante Fred Waterford e sua moglie.

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