Ancora silenzio e poi la musica: la voce di Raffaele Pe apre Lodi al sole

Il controtenore ha inaugurato il cartellone estivo nel chiostro di San Domenico

Lodi al sole 2020 ha preso il via con un commovente omaggio alle vittime del covid-19: martedì sera il controtenore lodigiano Raffaele Pe, insieme all’ensemble La Lira di Orfeo, ha interpretato magistralmente lo “Stabat Mater” di Antonio Vivaldi. L’esibizione musicale, svoltasi nel chiostro di San Cristoforo di via Fanfulla, segna la ripartenza degli eventi culturali estivi a Lodi, dopo il lungo periodo periodo di lockdown.

Dopo un minuto di silenzio per celebrare le vittime della pandemia, si è lasciato il palcoscenico a Pe e alla Lira di Orfeo: l’esibizione, tutta incentrata sulle opere di Vivaldi, si è aperta con la Suonata a 4 “Al santo sepolcro”, eseguita come maestosa introduzione allo Stabat Mater, brano tra i più celebri e toccanti di Vivaldi. Composto nel 1712 per i Padri della Pace di Brescia, su testo di Jacopone da Todi, racconta il dramma della Madonna che piange ai piedi di Cristo in croce. A ricordarlo è Raffaele Pe, nel suo saggio introduttivo al programma di sala: «Ritrovata la normalità, la musica scelta non poteva che essere un inno, un pensiero musicale denso, che si rivolgesse al passato con rispetto e compassione, ma che fosse anche capace di guardare al futuro con la speranza di un orizzonte di civiltà, concordia, coesione». Allo “Stabat Mater” è seguito il concerto madrigalesco e il salmo “Nisi Dominus” (composto nel 1714).

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