VIDARDO Trent’anni a fianco dei più fragili, la comunità “Il Pellicano” è storia

Presto nel centro guidato da Peppo Castelvecchio arriverà un nuovo impianto di pannelli fotovoltaici

Trent’anni di attività a favore dei più fragili con una storia che abbraccia la solidarietà ma anche la condivisione. “Terra, pane e pace” sono da sempre le parole chiave che identificano la comunità terapeutica Il Pellicano di Vidardo fondata da Peppo Castelvecchio: un sogno che è diventato realtà e che a distanza di trent’anni è composto da tanti ricordi, esperienze e relazioni significative costruite nel tempo. Un richiamo eucaristico che riconduce al sacrificio di Gesù sulla croce che si lega alla figura del pellicano, l’uccello che con il sangue del suo petto nutrì i cuccioli nel nido. Un nome che è nato dalla volontà di don Leandro Rossi con cui Peppo Castelvecchio mosse i primi passi nelle comunità di recupero nel corso degli anni Ottanta per poi intraprendere un personale percorso di vita.

E fu proprio a Monte Oliveto che Peppo Castelvecchio trovò la sua casa: un capannone con una vecchia stalla dove albergava qualche mucca per un progetto di lavoro a favore di persone tossicodipendenti. Ma a Peppo non bastava.

Il recupero di persone ai margini e la riabilitazione sociale non passava solo dal lavoro fisico ma anche dall’opportunità di vivere una vera famiglia: un nucleo allargato di persone che condividono impegno, responsabilità e relazioni reciproche nel prendersi cura gli uni degli altri sotto lo stesso tetto. E così è stato. Oggi la comunità Il Pellicano è una casa per tante persone che negli anni hanno affrontato le vicissitudini della vita ma che hanno avuto la fortuna di trovare una mano tesa, pronta a offrire aiuto. Oggi Castelvecchio, che è papà di cinque figli e da poco anche nonno del piccolo Cesare, porta nel cuore grandi traguardi che vogliono guardare ancora oltre, per una missione che possa abbracciare i valori dell’ecologia integrale.

Grazie a un progetto finanziato da Fondazione Comunitaria, Il Pellicano sarà presto dotato di un nuovo impianto di pannelli fotovoltaici per energia rinnovabile che punta al risparmio e a un futuro green. «Tutto questo - dice Castelvecchio - non sarebbe stato possibile senza tante persone che hanno creduto in me e in questo progetto». A partire proprio dalla sua famiglia: dalla moglie Teresa e i figli Irene, Enrico, Martino, Valerio e Mauro.n 
Lucia Macchioni

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