Tra i primi a vaccinarsi il primario del Pronto soccorso di Lodi e Codogno

Sono circa 50 le persone che si vaccineranno per prime in provincia di Lodi

La lista dei primi operatori sanitari che si vaccineranno è costituita da circa 50 persone. Tra questi ci sono il direttore generale dell’Asst Salvatore Gioia, il primario del pronto soccorso Stefano Paglia, il presidente dell’ordine dei medici Massimo Vajani, la direttrice della casa di riposo Santa Chiara di Lodi Mariarosa Bruno e il direttore sanitario della stesa Rsa Domenico Furiosi. L’Asst sta stilando la lista dei 50 volontari: questa comprende le persone che non hanno ancora contratto il Covid. Per quanto riguarda la rianimazione, nell’elenco figura il medico Alban Beltoja e un infermiere, poi ci sono la caposala del pronto soccorso di Codogno Barbara Cominetti, sempre del pronto soccorso le dottoresse Anna Manelli e Fanny Delfanti, il primario della cardiologia Egidio Marangoni. Le dottoresse Annalisa Malara e Laura Ricevuti che hanno diagnosticato il primo caso di Coronavirus del mondo Occidentale non si vaccineranno oggi e nemmeno il direttore sanitario del presidio di Codogno Andrea Filippin. I dottori Malara e Filippin, infatti, hanno appena effettuato un’altra vaccinazione e non possono sottoporsi all’anti-Covid; la dottoressa Ricevuti, anche lei invitata dal direttore generale dell’Asst per la giornata simbolica del 27, si vaccinerà successivamente, perché ha già contratto la malattia e ha deciso di lasciare il posto a chi non ha ancora gli anticorpi.

Faranno la vaccinazione, invece, il primario di malattie infettive del Delmati Angelo Regazzetti, l’infermiera Matilde Riboldi e alcuni medici di medicina generale come i dottori Marco Ferrari di Lodi, Eugenio Fiocchi di Montanaso, Pietro Belloni, Dario Zanoncelli di Lodi Vecchio e il dottore di Borgo San Giovanni Gianluigi Vertuè.

«È un esempio che dobbiamo dare - commenta Vajani -, è un impegno che dobbiamo prendere tutti, anche se in autunno, probabilmente, bisognerà rifarla, se vogliamo venir fuori da questo incubo perché comunque i casi di Covid continuano ad arrivare, anche se magari sono asintomatici o paucisintomatici, ma è un continuo segnalare casi sul portale». Della stessa idea il collega Zanoncelli, anche per quanto riguarda la sicurezza del vaccino: «Se a dare l’ok è stata l’agenzia del farmaco italiana - dice il dottore -, possiamo stare sicuri».

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