TAVAZZANO Profughi ucraini al Napoleon: «Nessuno ci ha informati»

I capigruppo di minoranza all’attacco della’amministrazione

«L’ennesimo sgarbo istituzionale, che ci amareggia».

I capigruppo di minoranza Alessandra Gobbi (Primavera civica) e Gianfranco Roncari (Insieme per cambiare) dichiarano di avere saputo soltanto guardando i protocolli dell’11 maggio che all’ex Napoleon di Tavazzano si è insediata una cooperativa sociale assieme a dei profughi, presumibilmente ucraini.

Un arrivo che, però, non è stato comunicato, nemmeno informalmente, alle opposizioni, che lo hanno scoperto, precisa Roncari «quasi per caso, in una modalità che non mi piace. Nel 2016, quando arrivarono i migranti economici nella stessa struttura, il sindaco Russo ebbe la correttezza istituzionale di convocare i capigruppo. Sul sito della Prefettura non ho trovato alcun riscontro di questo arrivo, e non sono riuscito nemmeno a reperire molte informazioni sulla cooperativa sociale. Peraltro, si tratta di profughi presumibilmente ucraini, e sono stati proprio i gruppi consiliari, all’indomani dello scoppio del conflitto, a organizzare il presidio contro la guerra in città.

Abbiamo avuto una riunione capigruppo lo scorso venerdì, perché non ci è stato comunicato niente?».

Dello stesso avviso Gobbi: «Alla luce dell’iniziativa per la pace in Ucraina che ha visto convergere i tre gruppi, condivido la necessità di coinvolgerci e ci saremmo aspettati almeno una comunicazione informale – dice – anche io ho fatto le stesse ricerche di Roncari senza trovare risposte. Ricordo che quando sono arrivati i migranti economici nel 2016 l’attuale sindaco Francesco Morosini, allora segretario della Lega e referente della Protezione civile, è stato avvisato da me, unitamente alle altre forze politiche. Peraltro, perché tenere nascosti i profughi? A parte che il movimento davanti all’ex Napoleon è evidente, se i tavazzanesi fossero messi a conoscenza della loro presenza, sicuramente creerebbero occasioni di solidarietà».

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