SANT’ANGELO Si cercano veleni nel terreno delle discariche di Belfuggito

Il Comune incaricherà un tecnico, ma dovranno essere i proprietari a pagare la costosa bonifica

Un piano di caratterizzazione geologica per avere una “fotografia” più chiara della situazione di Belfuggito e delle sue criticità per quanto riguarda inquinamento e situazione dei terreni. È stato approvato dalla giunta del sindaco Maurizio Villa nei giorni scorsi l’atto di indirizzo per l’assegnazione dell’incarico utile alla predisposizione del documento che servirà a fornire una panoramica delle aree che vanno a comporre la storica e tanto contestata corte alle porte della città, lungo la via Dei Boschi.

Un documento che verrà utilizzato quando verrà adottato per conoscere i luoghi che devono essere interessati dalla bonifica, quelli più rischiosi e su cui i proprietari dei terreni dovranno intervenire.

Nel dettaglio quindi la decisione della giunta, nei giorni immediatamente successivi a Ferragosto, è stata quella di approvare un primo indirizzo per la redazione di un piano di caratterizzazione, ovvero, come illustrato dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), «l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e bonifica del sito». Un documento che permetterà di avere un’idea ancora più chiara della situazione di alcuni dei terreni e delle aree di Belfuggito. Una decisione che segue di un paio di mesi un’altra deliberazione della giunta guidata dal sindaco Maurizio Villa.

A tre giorni infatti dall’incendio, di evidente matrice dolosa, del 13 giugno scorso, primo cittadino e assessori comunali avevano infatti deciso di affidarsi a un legale, a seguito delle inadempienze da parte dei proprietari dell’area, più volte sollecitati negli anni a ripristinare lo stato dei luoghi e garantire le condizioni di sicurezza a livello sanitario e ambientale. Un ulteriore passo quindi quello mosso dall’amministrazione comunale per cercare di chiudere una delle questioni più spinose dell’ultimo decennio della città, tra roghi, sparatorie, liti, scarico di rifiuti di ogni tipo, intrusioni e vere e proprie occupazioni abusive. I rifiuti, si può presumere, non li hanno certo portati i proprietari. Ma rischiano concretamente di dover pagare di tasca loro, come prevede la legge.

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