SANT’ANGELO «Molto grave l’assenza dell’amministrazione all’udienza con il Papa»

L’amarezza del presidente del consiglio Rosita Sali per la mancanza di rappresentanti del Comune: «Uno sgarbo all’intera cittadinanza»

Un’assenza che pesa. E che è stata mal digerita da molti. Tra questi, anche la presidente del consiglio comunale di Sant’Angelo, Rosita Sali, si definisce amareggiata dal fatto che nessun amministratore abbia partecipato all’udienza di venerdì a Roma con Papa Francesco. A rappresentare la città, infatti, c’era solamente il parroco, monsignor Ermanno Livraghi. Tra i tanti sindaci o esponenti del territorio, invece, nessun santangiolino. «Amareggiata e delusa - esordisce Sali -. Il tempo dei silenzi è finito, così come quello del rodaggio post elezioni. Non avere una presenza amministrativa in un momento di tale portata è uno sgarbo all’intera cittadinanza. È una cosa grave, perché si parla di relazioni non mantenute, di inviti a cui non si è data risposta».

Ad aggravare la situazione per Sali il fatto che, durante il suo intervento, Papa Francesco abbia citato più volte Santa Francesca Saverio Cabrini, patrona della città. «Ha parlato quasi di un legame di parentela, che a memoria non ricordo abbia mai fatto - prosegue -. Il Papa ha a cuore la nostra Santa conosciuta in tutto il mondo, e noi dobbiamo essere orgogliosi di ciò. E invece, nessuno era presente a quel momento che rimarrà nella storia del Lodigiano».

Alla base dell’assenza il presidente del consiglio comunale individua poi un problema che, a suo dire, è ormai radicato all’interno dell’amministrazione. «Non so perché nessuno abbia deciso di presenziare rispondendo all’invito, molto semplicemente perché nessuno ha detto nulla - prosegue -. Manca il dialogo, ci sono tre o quattro persone che decidono senza condividere con gli altri, facendo quasi le cose di nascosto. Altri consiglieri di maggioranza, secondo me spesso non sanno cosa accade e conoscono le decisioni a giochi fatti. Ma questo è un problema di relazione più vasto, perché gli altri sindaci tra loro si confrontano, presenziano agli eventi che si tengono in altri paesi, mentre noi siamo sempre tagliati fuori. L’assenza di venerdì a Roma non è sicuramente politica, abbiamo visto vicini nelle fotografie sindaci di centrosinistra e di centrodestra». Un’assenza quindi grave per Sali che ricorda come, «in consiglio comunale si è in diciassette, si poteva delegare qualcuno. Ma non per visibilità personale, ma di una Sant’Angelo in cui se si vince con il 70 per cento non conta niente se poi non c’è il confronto».
Nicola Agosti

© RIPRODUZIONE RISERVATA