SANT’ANGELO La strada verso cascina Belfuggito è ancora una discarica

In via dei Boschi comparse auto abbandonate, mobili fatti a pezzi e molto altro

Rossella Mungiello

Una catasta di mobili fatti a pezzi, che si stende a perdita d’occhio. E ancora, un paio di auto sommerse dai rifiuti, accanto dei bidoni e poco oltre un divano ribaltato, mentre un secondo divano, bianco, si distingue in cima a un’altra catasta di mobili e di elettrodomestici di diversa natura. In mezzo una strada sterrata relativamente sgombra, forse usata per incedere con i mezzi all’interno fino in fondo alla discarica abusiva. Appare ancora così il terreno adiacente all’ex complesso di cascina Belfuggito, lungo via dei Boschi. Così è stato fotografato nelle ore scorse da un cittadino di passaggio, che ha poi diffuso le immagini sui social per condividere l’immagine dello scempio e l’indignazione per lo spettacolo offerto dalla discarica.

Una fotografia che ha riaperto una ferita mai chiusa per la città, scatenando i commenti dei santangiolini che chiedono che sia scritta la parola fine a una situazione giudicata non sostenibile. In quello stesso punto, nel terreno trasformato in discarica, il Comune di Sant’Angelo aveva già fatto rimuovere circa 135 carcasse di auto, due vecchi pullman e qualcosa come 250 pneumatici. Oggi quel terreno è di nuovo una discarica. Gli interventi delle forze dell’ordine si ripetono costanti e lo sgombero, aveva assicurato la Prefettura nel 2020, è pronto da due anni. Occorre risolvere il nodo dell’accoglienza minori, ma il Comune - che dovrebbe farsene carico - ha già chiarito in più occasioni che l’operazione non è economicamente sostenibile per l’ente. E che servono aiuti.

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