SAN MARTINO Bande di minorenni ubriachi si scatenano durante la notte

Numerose le segnalazioni dei residenti del centro: «Ma i loro genitori cosa fanno?»

Ragazzini terribili, dopo la denuncia del sindaco di Crespiatica Carlo Alberto Rizzi, che ha raccontato una situazione al limite con il paese preda di gruppi di giovani e giovanissimi maleducati e irrispettosi del bene comune, anche da San Martino arrivano segnalazioni di una convivenza difficile con bande di ragazzini giovanissimi e in molti casi adolescenti, che in centro paese di sera si lasciano andare a schiamazzi e imbrattamenti.

Tutto è partito dalla segnalazione social di un residente del centro paese che ha raccontato la notte brava di alcune orde di ragazzini, sabato scorso, che «è stato delirante». Schiamazzi e urla fortissime dalle 21 fino alle 3.30 da parte di diversi gruppi, dagli 11-12 anni fino ai 16-17 anni. «Ragazzini visibilmente ubriachi, e non solo quello», nonostante per legge sia vietato vendere alcolici ai minorenni, divieto facilmente aggirabile se nei dintorni c’è un maggiorenne che si presta all’acquisto “collettivo”. La serata è proseguita tra partite improvvisata di calcetto, usando bottiglie o lattine, alle 2.45 di notte, in mezzo alla strada» e ancora «Musica ad alto volume», amplificata da casse bluetooth. Il tutto senza preoccuparsi di essere in mezzo alle abitazioni. Alle 3.30 il residente si è affacciato alla finestra ed è riuscito a farli allontanare.

La segnalazione ha rilanciato la discussione, tra chi sottolinea come non ci siano spazi adeguati per i ragazzi e chi lamenta invece una maleducazione e un degrado senza precedenti, chiedendosi se le famiglie siano o meno al corrente di cosa combinino i loro ragazzi una volta fuori casa. Di una cosa tutti sembrano certi: la situazione è degenerata negli ultimi anni ed è diffusa a tutti i paesi o quasi, non è un fenomeno isolato di San Martino, così come non era un fenomeno solo di Crespiatica. E già lo stesso sindaco di Crespiatica Carlo Alberto Rizzi, nella sua lettera-denuncia, chiedendo responsabilità da parte di tutti, aveva evidenziato come situazioni di inciviltà, maleducazione, piccoli vandalismi e imbrattamenti fossero un fenomeno non più limitato alle sole città, ma ormai diffuso anche ai nostri paesi del Lodigiano, e con protagonisti ragazzi sempre più piccoli d’età, fino ad arrivare a 11 e 12 anni.

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