San Colombano, il sindaco Cesari ricoverato in rianimazione

Il primo cittadino positivo al Covid è al Maggiore di Lodi dalla scorsa settimana

Il sindaco di San Colombano Giovanni Cesari è in rianimazione all’ospedale Maggiore di Lodi, positivo al Covid-19. A dare la notizia dell’ospedalizzazione del primo cittadino banino è stata direttamente il vicesindaco Giuseppina Gazzola, che per il momento lo sostituisce in tutte le attività ordinarie in Comune.

Cesari era stato rilevato positivo al Covid già la settimana scorsa, e quindi ricoverato all’ospedale Maggiore di Lodi. Dopo alcuni giorni di osservazione in Pronto Soccorso (per l’assenza di letti) e poi in area Arancione, è stato trasferito in terapia intensiva, dove si trova già da inizio settimana in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni. «Abbiamo voluto comunicare che il sindaco è in ospedale per mettere al corrente la cittadinanza - spiega il vicesindaco Giuseppina Gazzola -. Sappiamo che la situazione è seria, anche se non conosciamo le sue condizioni in dettaglio, e da qualche giorno non è più possibile contattarlo al telefono nemmeno via messaggio». Lunedì era stato lo stesso sindaco a confermare a «Il Cittadino» il suo ricovero. Il Comune ora si prepara anche a una lunga assenza. «Purtroppo, sappiamo che la ripresa può avere anche tempi lunghi, e ci stiamo organizzando per farvi fronte - continua Giuseppina Gazzola -. Intanto speriamo tutti che si riprenda il prima possibile e che passi in fretta questo brutto momento, lo aspettiamo qui per lavorare insieme, quanto prima sarà possibile».

Tutte le funzioni ordinarie del sindaco sono assunte temporaneamente dal vicesindaco Giuseppina Gazzola, compresa la firma dei provvedimenti, la guida della giunta e l’emissione delle ordinanze. Restano al momento in sospeso le questioni straordinarie, in particolare quelle che riguardano i rapporti con il tribunale dei minorenni per i casi sociali. «Ci avviciniamo a un periodo complesso come quello di fine anno per le incombenze comunali, e l’assenza del sindaco si fa e si farà sentire - conclude Gazzola -. La macchina organizzativa però continua a lavorare e il Comune è operativo».

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