SAN COLOMBANO Il giudice ordina di aprire la strada ma il proprietario ci pianta le viti

Colpo di scena nella vicenda della Valbissera, ora scatta un esposto

Là dove il tribunale di Lodi ha disposto che sia ripristinata la strada bianca esistente dal 1968 e distrutta in pochi giorni l’inverno scorso, giovedì, malgrado l’ordine del giudice, sono spuntati i pali degli impianti per un vigneto. Non c’è pace per la strada della Valbissera e nemmeno per i residenti che in primavera avevano portato davanti al giudice civile Gianfranco Ferro, l’imprenditore agricolo veneto che anni fa si era aggiudicato l’antico complesso della Valbissera all’asta. Da dicembre dell’anno scorso Ferro ha intrapreso una propria battaglia personale per rendere inutilizzabile la storica strada bianca, tecnicamente di proprietà di Valbissera, che da Madonna dei Monti taglia i vigneti e arriva sul poggio panoramico della Valbissera, prima chiudendola con una sbarra per rendere impossibile il passaggio dei mezzi meccanici e delle auto, poi arandola completamente per farla diventare terreno coltivabile adatto alla vite. Peccato che quella strada servisse, da più di 50 anni, i residenti di Madonna dei Monti e quelli della Valbisseretta, che hanno sì disponibile un altro accesso, ma decisamente meno agile e più lungo.

Soprattutto, da oltre 50 anni quella strada era nel cuore dei banini, da quando l’allora proprietà della Valbissera, la famiglia Peroni, decise di realizzarla per agevolare il passaggio: ci volle poco per capire che la strada bianca era una porta d’accesso per arrivare al poggio della Valbissera, da cui si apre uno dei più bei paesaggi della collina banina. Una volta viale alberato, resistevano due antiche querce a ridosso delle mura antiche, proprio prima di arrivare al poggio, entrambe danneggiate nei lavori di distruzione della strada, l’inverno scorso.

I residenti di Madonna dei Monti e di Valbisseretta avevano portato Ferro in tribunale, e il giudice aveva decretato che entro il 30 settembre la proprietà della Valbissera doveva ripristinare i luoghi come erano. «Nonostante avessimo atteso oltre la data indicata dal tribunale, il ripristino non c’è stato – dice Davide Panzetti, legale dei residente alla Valbisseretta -. Anzi, giovedì abbiamo trovato la sorpresa di vedere le installazioni per farci un vigneto. Ora ci confronteremo con tutte le parti danneggiate per capire come muoversi. Non si può non ottemperare all’ordine del Tribunale». L’inosservanza delle disposizioni del giudice infatti può avere rilievo penale: sta la causa sul piano penale: un esposto è già stato depositato ieri ai carabinieri.

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