San Colombano, furto in casa

Esce di casa per una breve visita al cimitero e gli razziano tutti gli ori e i gioielli di famiglia. Brutta avventura per i coniugi Giandelli di cascina Campo di località Campagna a San Colombano, pensionati conosciuti in paese.

Martedì pomeriggio, complice la festività di Ognissanti, Virginio Giandelli è uscito dalla sua abitazione verso le 15,30 per recarsi al camposanto. Cascina Campo è una struttura isolata al limitare dell’abitato di Campagna, con le abitazioni più vicine a un centinaio di metri. In cascina, mentre Virginio usciva, era arrivato il fratello per dar da mangiare ad alcuni animali. Attorno alle 15,45 anche il fratello ha lasciato la cascina chiudendosi alle spalle il cancello dell’ingresso principale. Più tardi, alle 16, 30, ad arrivare in cascina è stata la figlia di Virginio, che abita in paese. Non appena è entrata si è subito resa conto che qualcosa non andava e ha chiamato il genitore annunciandogli al telefono il furto.

Subito i coniugi Giandelli si sono precipitati a casa e non hanno potuto far altro che costatare il passaggio dei malviventi che in soli 45 minuti se ne sono andati con un bottino «consistente» fatto di ori e gioielli di famiglia, compresa la bigiotteria pregiata. «Mi hanno portato via anche i ricordi, e adesso ho paura che questo sia solo l’inizio» dice la signora Giandelli, ancora sconvolta per l’accaduto.

A raccontare come sono andate le cose è Virginio. «Sono entrati dal cancello posteriore, quello che dà sui campi, scassinandolo in modo goffo e impreciso, poi sono arrivati all’ingresso e hanno forzato l’uscio con un badile che hanno trovato appoggiato ai box - spiega Virginio Giandelli -. Una volta in casa, sono andati a colpo sicuro al piano superiore, hanno aperto solo due armadietti, hanno preso tutti gli ori e i gioielli che hanno trovato e se ne sono andati via di corsa. Non hanno nemmeno cercato contanti o altri oggetti di valore, forse perché sapevano esattamente quello che volevano o forse perché al contrario sono stati disturbati dall’arrivo di mia figlia».

Di certo c’è che 45 minuti circa sono stati più che sufficienti per entrare, arraffare l’oro e darsi alla fuga, favoriti dal fatto che in giorno festivo, a novembre, per la strada che conduce da Campagna a Mariotto il traffico non doveva essere elevato. Virginio Giandelli ha subito dato l’allarme ai carabinieri della stazione di San Colombano, ma non è per niente fiducioso su possibili ricerche della refurtiva o degli autori del furto.

«Ho chiamato i carabinieri, ma nonostante la pattuglia fosse proprio a Campagna come mi è stato riferito, ciononostante non sono nemmeno venuti a vedere che cosa era successo, invitandomi solo ad andare in caserma per la denuncia». Denuncia regolarmente sporta ieri mattina.

Da segnalare che nonostante cascina Campo sia piuttosto isolata i ladri qui non si facevano vivi dal 1945, quando due malviventi nel tentativo di furto si scontrarono con il papà di Giandelli arrivando addirittura a sparargli, pur senza colpirlo. All’epoca i ladri furono poi arrestati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA