Portava la magia delle castagne in ogni fiera, addio a Filippo Toscani

La sua specialità erano i filsòn, aveva 69 anni

Chi scrive ha avuto modo di incontrare Filippo Toscani un’ultima volta a metà dello scorso dicembre, nella sua casa, alla frazione Ranera di Sant’Angelo Lodigiano. “Ferito” nel corpo da una lunga malattia, quel giorno aveva voluto “esserci”, con la moglie Pinuccia e il figlio Pierdomenico, per raccontare come il Covid aveva fermato tutto, anche la tradizione secolare dei filsòn, le lunghe collane di castagne di cui lui era uno degli ultimi commercianti sulla piazza di Sant’Angelo. E Dio solo sa dove aveva trovato la forza per scendere in magazzino con il figlio, dove aveva predisposto per tempo il banchetto dei filsòn per permettere al fotografo del «Cittadino» di scattare le ultime foto. Il giorno dopo, dalle colonne del giornale, Toscani lanciava un appello al sindaco di Lodi, affinché per Santa Lucia desse il via libera almeno ai banchi di filsòn, dolciumi e giocattoli in piazza Vittoria.

Filippo Toscani si è spento ieri mattina nella sua abitazione, a 69 anni, arrendendosi alla malattia contro la quale stava lottando da circa due anni. Lascia la moglie Pinuccia e il figlio Pierdomenico, al quale ora tocca portare avanti (e siamo certi lo farà egregiamente perché ha questo lavoro nel sangue) la tradizione di famiglia, il commercio dei filsòn sulle piazze del nord Italia, “inseguendo” (quando il Covid lo permetterà) fiere, sagre di paese, feste patronali. «Un uomo schietto - così lo ricorda la moglie - autentico esponente della genialità commerciale barasina, ha affrontato da combattente anche il male subdolo che lo ha aggredito. Conserveremo nel cuore il ricordo del suo amore e la sua esperienza». Figlio d’arte, il padre Domenico già commerciava in castagne e filsòn, Filippo Toscani per decenni ha frequentato la piazza di Lodi in occasione della fiera di Santa Lucia e della festa patronale di San Bassiano. Avrebbe compiuto i 70 anni il prossimo 30 giugno. Lo scorso dicembre aveva ricordato come nemmeno le bombe della Seconda guerra mondiale avevano fermato i commercianti di filsòn, che si erano dovuti arrendere solo al Covid. Negli anni passati questi sarebbero stati mesi di lavoro intenso, con i “mercanti della neve” (San Mauro, Sant’Antonio abate e San Bassiano) alle porte, a metà gennaio. E c’è da star certi, salute permettendo, avremmo rivisto Toscani all’ombra del duomo, con il suo inseparabile cappello (era uomo d’altri tempi) e la mole imponente immerso tra le ceste (scorbe in dialetto barasino) dei suoi amati filsòn. I funerali saranno celebrati oggi alle 15 a Sant’Angelo in basilica. Le spoglie riposeranno al cimitero di Sant’Angelo.

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