Non c’è pace alla palestra comunale di San Colombano: docce fredde da mesi per un guasto

I lavori agli spogliatoi erano stati affidati ma la ditta ha lasciato l’incarico

Manca il pezzo del boiler da sostituire, la caldaia della palestra poliuso di San Colombano rimane spenta e gli utenti fanno le docce fredde. A sollevare la questione è un’interrogazione del consigliere di minoranza Lorenzo Brusati, che rileva come il guasto risalga al maggio scorso, e chiede conto all’amministrazione dei motivi per cui a distanza di oltre 5 mesi il problema non sia ancora risolto. Non c’è pace per la palestra comunale nel perimetro della scuola media, i cui spogliatoi sono da rifare da tre anni e ancora non sono stati sistemati, prima per una questione di coperture economiche, poi perché una volta affidati i lavori, con i costi esplosi alle stelle, la ditta appaltatrice ha preferito lasciare l’incarico, costringendo così il Comune a rifare una nuova gara.

«Ho protocollato l’interrogazione perché voglio capire i motivi per cui in cinque mesi non si è riusciti a risolvere un normale guasto alla caldaia – spiega il consigliere d’opposizione Lorenzo Brusati -. Gli utenti mi hanno contattato per segnalarmi il disagio che si trovano ad affrontare, ora che si va verso la stagione fredda. Per ora la questione del riscaldamento è in secondo piano, anche se cambiarsi negli spogliatoi freddi tra un mese potrà essere un problema, ma rimane il fatto che fare una doccia fredda dopo l’allenamento non è piacevole».

Aspetti su cui concorda l’assessore allo Sport Stefano Chiesa. «Il primo a essere dispiaciuto della situazione sono io – sottolinea l’assessore -. A maggio abbiamo ricevuto la segnalazione io e il consigliere Mario Steffenini, e abbiamo attivato subito l’ufficio tecnico. Complice la chiusura estiva della palestra, però, la riparazione del guasto è stata richiesta solo a settembre, ma la risposta della ditta ci ha gelato: il pezzo da sostituire nel boiler, infatti, non è reperibile sul mercato a causa delle difficoltà d’approvvigionamento di alcune materie prime e componenti. È stato subito ordinato, ma ci è stato spiegato che sono necessari almeno due mesi per il suo arrivo. Speriamo che la stima sia realistica e che per novembre il problema sia risolto. Purtroppo, non possiamo fare altro che aspettare».

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