Mercoledì l’addio a Sara e Francesca

Lutto cittadino a Sant’Angelo per Sara e Francesca. Per il giorno dei funerali, in programma domani mercoledì 16 marzo alle 15 in Basilica, il commissario straordinario Mariano Savastano ha deliberato il lutto dell’intera città. Ovvero bandiere a mezz’asta per gli edifici pubblici e l’invito, esteso a tutta la cittadinanza, le organizzazioni sociali, culturali e produttive, a esprimere «nelle forme più opportune il dolore e la solidarietà alle famiglie». Considerato che la tragedia colpisce tutta la comunità, «ferita da un drammatico incidente stradale che si consuma sulle nostre strade con il sacrificio di giovani vite».

Il commissario, ieri mattina, ha fatto visita alle famiglie di Sara Mascheroni e Francesca Boari, portando il suo cordoglio. Anche la Confcommercio di Lodi ha annunciato la partecipazione fattiva al dolore per la scomparsa di Sara e Francesca, chiedendo alle imprese commerciali della città di sospendere l’attività e abbassare la saracinesca o oscurare le vetrine al momento delle esequie, mentre la sede di piazza Libertà sarà contrassegnata dal tricolore a mezz’asta. Altre manifestazioni di dolore arrivano dalla parte nord della città e dal gruppo Nuovi Orizzonti che, insieme all’oratorio San Rocco, organizza la tradizionale rievocazione della Passione di Gesù, in programma il 20 marzo e dedicata proprio alle due giovani ragazze.

Il dolore rimbalza dalle strade, ai bar, fino al social e, il giorno dopo la tragedia, la città sembra immobile. Le poche parole, che si raccolgono, sono di dolore e sorpresa, di incapacità a realizzare l’incubo. Su Facebook parole di omaggio, commozione e cordoglio, si susseguono. Tra semplici concittadini, tra i giovanissimi che hanno conosciuto le due 16enni nell’ambiente dell’oratorio e a scuola. Con le parole e le immagini, con il ricordo di un’avventura vissuta insieme, i ragazzi provano a esorcizzare il dolore e il vuoto, anche scrivendo direttamente sui profili personali di Sara e Francesca, per lasciare un pensiero, un saluto, un ricordo, rivolgendosi a loro, per rendere ancora possibile un dialogo. Come hanno fatto domenica sera, durante la veglia di preghiera in oratorio, per affrontare lo choc della perdita, leggendo i pensieri che hanno elaborato in un pomeriggio di lacrime condivise. Nel bar, i volti sono scuri e quando il tg inizia a raccontare della tragedia di Sara e Francesca, gli avventori si piazzano davanti allo schermo in silenzio. Qualcuno scuote la testa, qualcuno commenta solo che non ci sono parole per descrivere una cosa così,

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