Marudo, maxi rogo tra i rifiuti

della cartiera Lodigiana Maceri

Un gigantesco incendio distrugge una ditta del Lodigiano. Vanno in fumo tonnellate di carta e legno. Le fiamme costringono decine di famiglie a lasciare le loro case. E la terribile colonna di fumo nero getta nel panico i residenti di diversi comuni. Ci sono anche sei persone che vengono visitate per sospetta intossicazione e un’altra viene ricoverata per un malore. Il rogo si è verificato alla Lodigiana Maceri di Marudo, uno stabilimento industriale che si occupa di fornire materie prime per cartiere e di smaltimento di rifiuti industriali.

L’allarme è scattato dopo le 14 di sabato pomeriggio, quando è stato visto del fumo in uno dei capannoni della struttura di via Luna 37. Il personale dell’azienda aveva già terminato il suo turno, verso le 12. E ormai quando le lavorazioni erano terminate sono spuntate le fiamme. In brevissimo tempo il rogo è diventato di dimensioni impressionanti, tanto che sono arrivati in continuazione mezzi dei vigili del fuoco.

«Abbiamo in tutto utilizzato 15 mezzi, provenienti da Lodi, Pavia, Milano, Cremona, Piacenza, Bergamo - riferisce il comandante provinciale Ugo D’Anna, che ha seguito le operazioni d’emergenza in prima persona - sono stati impiegati in tutto circa 60 uomini». E ancora ieri sera, seppure la situazione fosse ritenuta dalle autorità sotto controllo, c’erano focolai da spegnere. Dalla ditta si è alzata una colonna di fumo, che si distingueva sino a Lodi e ha invaso tutto il paese, oltre alle zone limitrofe. Tanto che sul posto sono arrivate le autorità provinciali e molti sindaci, compreso Domenico Crespi da Sant’Angelo.

Per precauzione è stato anche adottato come provvedimento quello di far evacuare le persone delle villette di via Manzoni, strada adiacente al capannone. Per la notte di sabato 40 persone hanno dormito da parenti o in strutture messe a disposizione dal Comune. «Siamo intervenuti con un provvedimento per la sicurezza e sono state invitate le famiglie vicine ad abbandonare le case, alcune di queste (quattro persone in tutto) hanno anche dormito al centro civico e alla scuola», riferisce Claudio Bariselli, sindaco di Marudo. Dopo una riunione che si è tenuta ieri sera verso le 19, è stato disposto che le famiglie potessero rientrare nelle loro abitazioni. Sono stati anche adottati diversi provvedimenti di limitazione del traffico. In particolare è stato chiusa la provinciale 123, nel tratto tra Sant’Angelo e Valera Fratta, e anche ieri il primo cittadino ha fissato divieti per la circolazione delle auto in paese, soprattutto nelle vicinanze della zona dove erano in azione i vigili del fuoco.

Sul posto è stata allestita anche una tenda del “118”, con ambulanze provenienti da diversi territori che hanno visitato alcune persone. Alcuni dipendenti che erano accorsi sul posto, hanno accusato sintomi d’intossicazione, per questo sono stati visitati ma hanno rifiutato il ricovero, mentre un’altra persona ha avuto un malore. Dopo l’ennesimo episodio di un incendio che riguarda una ditta di rifiuti del territorio, in questo caso legata alla carta, rimangono da chiarire le cause. «Abbiamo operato per l’emergenza, ora ci saranno delle verifiche per fare luce sull’accaduto - dice il comandante dei vigili del fuoco, Ugo D’Anna - ci vorrà ancora qualche giorno per lo spegnimento di alcuni focolai, ma la situazione è sotto controllo».

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