LODI VECCHIO Pattuglia tutta la città e ritrova la bici del figlio che non c’è più

Il racconto: «È bastato un attimo e qualcuno l’ha rubata. Per me ha un grande valore affettivo e non volevo perderla»

La bicicletta del figlio di Gabriella Marchesi, scomparso a seguito di un incidente. La due ruote era stata rubata, ma la donna l’ha cercata pattugliando tutta la città fino a ritrovarla

Quando si è resa conto di quel che era accaduto, in pochi minuti, fuori dalla sua tabaccheria, non ci poteva credere. Non per il valore economico dell’oggetto, ma per quello enorme affettivo, perché quella era la bicicletta del figlio che oggi non è più con lei, deceduto in un tragico incidente d’auto.

E allora non si è data per vinta e con l’altro figlio si è messa in macchina per pattugliare la città in lungo e in largo, arrivando con suo enorme sollievo a un esito positivo e al ritrovamento della due ruote, legata con un lucchetto peraltro.

È quanto accaduto nei giorni scorsi a Gabriella Marchesi, titolare di una tabaccheria di via Roma, a Lodi Vecchio, che ha deciso di raccontare la sua storia, per lanciare un segnale di attenzione a tutti i concittadini. «Perché davvero è accaduto tutto in pochi minuti, gli unici in cui la bici non era di fatto legata con il lucchetto, mentre mio figlio parlava con una persona nel bar vicino al negozio - spiega la donna - : insomma è bastato poco più di un momento, ma non potevamo lasciar correre. Per noi quella bicicletta è troppo importante e allora ci siamo subito guardati intorno e ci siamo messi poi alla guida di un’auto per andare a cercarla».

Importante dal punto di vista affettivo, ma anche molto riconoscibile, per come è fatta e per i dettagli colorati, come le manopole rosse. «Quella bicicletta per me è un ricordo di mio figlio che è mancato e quindi è essenziale, non potevo accettare che mi fosse stata portata via in pochi minuti - spiega ancora la donna - : siamo andati ovunque, dalla zona industriale al cimitero, oltre a fare tutte le vie della città. E alla fine, mentre passavamo in una via, abbiamo intravisto nel buio di un cortile le manopole rosse e ci siamo subito avvicinati. La bici l’abbiamo riconosciuta e la beffa è che chi se n’è impossessato aveva anche pensato di metterla al sicuro con un lucchetto per difendersi dai furti. A quel punto l’abbiamo sollevata e ce la siamo riportata a casa. Non ho voluto far denuncia perché per me era fondamentale solo ritrovarla, per il valore che ha per noi, ma a tutti voglio dire di fare attenzione e di tenere gli occhi ben aperti».

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